Nello scorso mese di febbraio 2024, la comunità bovalinese rimase molto colpita dalla scomparsa di Antonio Giuseppe Malafarina, giornalista e poeta (fu direttore di “Superando” e collaboratore di numerose testate e riviste nazionali), milanese di nascita ma di origini bovalinesi, una persona che si è sempre battuta per i diritti dei disabili e per eliminare ogni forma di barriera sia essa fisica che comunicativa. Oggi, invece, la comunità bovalinese può gioire ed essere fiera ed orgogliosa di questo suo figlio cui a Milano, nell’ambito della consegna del Sant’Ambrogino d’Oro 2024, gli è stata consegnata la “Grande Medaglia d’Oro alla memoria”.
Ricordiamo che la cerimonia di consegna del massimo riconoscimento milanese si svolge, di consueto, presso il Teatro dal Verme, alla presenza delle massime Autorità milanesi e lombarde. A ritirare il premio dalle mani del Sindaco Giuseppe Sala è stato il padre Bruno Malafarina, accompagnato dall’amata nipote Tiziana Raco, anch’essa bovalinese di nascita, ma milanese d’adozione. Questa la motivazione: “Maestro di parole, dal pensiero pungente, profondo e ironico. La sua vita è segnata da un tuffo a mare che lo rende tetraplegico a 18 anni. Da allora, inizia una battaglia per cambiare la società che esclude le persone con disabilità, di cui promuove l’autonomia attraverso l’uso delle tecnologie. Animato da una straordinaria forza di volontà e con l’immancabile supporto dei genitori, Pina e Bruno, ricomincia a parlare, studiare e lavorare. Firma di “InVisibili”, blog del Corriere della Sera, direttore del portale “Superando”, presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina, è tra i curatori del festival delle Abilità di Milano e coautore della guida “Comunicare la disabilità. Prima la persona”. Con coraggio e generosità, promuove l’importanza del vivere ogni giorno e, ribaltando stereotipi e luoghi comuni, si impegna ad affermare la necessità di sguardi, parole e azioni inclusive”. Nel frattempo, solo pochi mesi fa, la mamma Pina e scomparsa raggiungendo così il suo amato Antonio.
Vista la portata del premio ci corre l’obbligo di tracciare brevemente la figura di Antonio Malafarina e lo facciamo, stavolta, con l’animo pieno di gioia e di riconoscenza. Antonio, oltre ad essere stata una persona dagli altissimi valori umani è stato anche un prolifico giornalista e poeta e lo è stato nonostante la sua gravissima condizione di disabilità subita all’età di 18 anni a causa di uno sciagurato tuffo in mare fatto l’ultimo giorno di vacanza nel mare della sua amata Bovalino (era l’anno 1988). Purtroppo, nonostante i vari tentativi di scongiurare il peggio, la sua salute subì uno stop irreversibile che lo legò per il resto della sua vita su una sedia per tetraplegici. Ma la sua ferrea volontà, supportata come dicevamo prima dai genitori Bruno e Pina, lo incentivarono a battersi con tutte le sue forze per i diritti dei disabili e lo fece, soprattutto, attraverso il suo impegno e la sua grande conoscenza del mondo tecnologico cui malgrado si è dovuto affidare. In proposito così ebbe a dire: “la tecnologia supporta sicuramente le persone con disabilità. Io vivo e lavoro grazie alla tecnologia perché respiro grazie ad un respiratore meccanico. Sono stato tra i primi in Italia a respirare con uno stimolatore diaframmatico nel 1989 e ad utilizzare i sistemi di riconoscimento vocale nel 1992 per usare un computer” Nel 2011 Antonio diventa giornalista dimostrandosi fin da subito ironico, sagace e fine comunicatore, dimostrandosi a tratti anche visionario. Il primo giornale a credere nelle sue capacità fu “Italia Oggi” e poi si aggiunse anche “Vivere in Armonia”, alle sue tante collaborazioni aggiunse nel tempo anche molte poesie che rappresentavano di fatto la sua vera passione. Ha inoltre collaborato con: “BenEssere” delle edizioni San Paolo ed ha seguito con grande attenzione ed impegno il “Progetto Dama” (Disabled Advanced Medical).
Ad Antonio, va il sincero ringraziamento di tutta la comunità bovalinese, che lo ricorda sempre con grande affetto così come ha fatto il Comune di Milano che gli ha tributato questo importante riconoscimento.
(fonte immagini: pagina facebook Tiziana Raco)
Pasquale Rosaci