Un famoso filosofo, drammaturgo e politico romano di nome Lucius Anneus Seneca, meglio noto come Seneca, disse: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Ecco, questa è la triste condizione che Bovalino ha vissuto, politicamente parlando, negli ultimi 25 anni di amministrazioni di vario genere e colore che si sono succedute al timone della macchina governativa del paese. Puntualmente, al termine di ogni amara esperienza amministrativa si diceva sempre: “la prossima volta il popolo saprà come votare e sarà la svolta finalmente del cambiamento per Bovalino”; puntualmente invece si ricadeva nel medesimo errore e come il marinaio, che seppur con il vento a favore non sapeva da che parte dirigere la propria barca, si ritornavano a votare i soliti volti noti che non hanno lasciato sicuramente un buon ricordo del loro passaggio nella casa comune.
Incuranti degli errori del passato, anche oggi alla luce dell’allucinante ultima esperienza amministrativa, per l’ennesima volta ridiciamo la medesima frase convinti sempre che la prossima volta sarà quella buona. Il presente però ci dice che nel medio termine le sorti della comunità bovalinese saranno rette appunto, dai tre commissari straordinari appena nominati dal Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino e che sono: il Vice Prefetto Alberico Gentile, il viceprefetto aggiunto Rosa Correale ed il funzionario economico-finanziario Emiliano Consolo. A loro tocca il compito di ridare la dignità perduta a Bovalino e farlo uscire dalle sabbie mobili in cui amministratori e politici scriteriati lo hanno cacciato. Ai cittadini, invece toccherà subire i numerosi “mal di pancia” che una rigida e drastica cura impone in casi del genere, per ripianare i disastri causati da una disdicevole gestione della cosa pubblica. Lo scioglimento del consiglio comunale di Bovalino Marina (RC), decretato lo scorso 02 aprile 2015 dal Consiglio dei Ministri, “per accertati condizionamenti della vita politica ed amministrativa da parte della criminalità organizzata” non è cosa da poco conto, con essa non è stata macchiata solo l’intera comunità ma è stata offuscata pesantemente l’immagine di una cittadina che, con la stagione estiva alle porte, dovrà fare i conti con le ripercussioni negative che deriveranno da tale condizione; e per un paese a vocazione prettamente turistica un danno del genere è veramente incalcolabile.
D’altro canto è di vitale importanza ripristinare la legalità violata, restituendo così ai cittadini un Ente completamente rigenerato non solo nelle casse (e qui saranno veramente dolori) ma soprattutto nell’immagine. Ma in realtà, cosa comporta avere “commissari straordinari” nella gestione della cosa pubblica ? Innanzitutto, va detto che i commissari esercitano rispettivamente le funzioni altrimenti spettanti al Sindaco, alla giunta ed al consiglio comunale, quindi sono i loro naturali sostituti. Essi avranno non solo il compito tecnico in senso stretto della parola ma dovranno calarsi, loro malgrado, anche nei panni del politico in senso lato. Pertanto, i loro interventi non saranno limitati in uno stretto raggio d’azione nè, tantomeno, saranno vincolati all’attuazione del programma elettorale del Sindaco sostituito; essi potranno svolgere il loro mandato, che ricordiamo è a tempo, in piena ed assoluta autonomia ma nel rispetto assoluto delle leggi.
In conseguenza di ciò, avranno anche delle responsabilità sulle loro spalle infatti, se è vero che potranno impiegare delle risorse in maniera diversa da come erano state preventivate dal politico sostituito è pur vero che dovranno dar conto di questa loro scelta e delle relative motivazioni, ferma restando la discrezionalità loro concessa. In poche parole, la comunità bovalinese seppur colpita mortalmente al cuore da questa sciagura amministrativa e politica, si augura che la triade, una volta insediata possa dare rapida attuazione a quanto sancito dal secondo comma dell’art. 145 del T.U. che assegna loro il compito di far fronte a problematiche di somma urgenza che hanno causato alla comunità “gravi disservizi” e diano inoltre corso alla realizzazione di “opere pubbliche indifferibili” entro un termine di 60 giorni dal loro insediamento; è il caso della raccolta dei rifiuti, della manutenzione del verde pubblico, della pulizia e manutenzione della rete idrica e fognaria e della sistemazione del manto stradale di gran parte delle vie principali, nonchè di quelle interpoderali ridotte a veri e propri colabrodo.
Lo scioglimento del consiglio comunale è innegabile, è stata una “sconfitta” per tutta la gente onesta e laboriosa che malgrado tutto continua a credere nelle istituzioni e si adopererà per facilitare il lavoro dei funzionari prefettizi. A tal proposito, molto apprezzabili sono stati i tanti messaggi distensivi e di collaborazione resi noti sui media dai vari gruppi politici, dai movimenti culturali e dalle associazioni di volontariato che, in sinergia d’intenti, hanno dimostrato tutta la loro maturità e la voglia di ritornare ad una vita normale. Ai fautori di questa ignominia non rimane altro che dire “fatevi da parte una volta per tutte !” e lasciate che Bovalino possa trovare la sua vera identità (che non è assolutamente “mafiosa”) e abbia la possibilità di crescere e svilupparsi per tornare ad essere un paese libero da ogni forma di condizionamento.