Miglior battesimo per la nuova Piazza Gaetano Ruffo non ci poteva essere, infatti ieri sera con inizio alle ore 19 ha avuto luogo in una cornice di pubblico numeroso ed attento la serata conclusiva della VII^ Edizione del Premio Letterario “Mario La Cava”, una kermesse culturale che negli anni ha assunto un’importanza sempre maggiore grazie al livello qualitativo delle opere in gara e alla presenza di tanti e famosi personaggi che navigano da tempo all’interno del mondo culturale nazionale ed internazionale.
La vittoria è andata a Maria Grazia Calandrone con l’opera “Dove non mi hai portata” (Einaudi), pubblicato ad ottobre 2022 ed entrato nel 2023, nella cinquina dei finalisti al Premio Strega. Nel libro è raccontata la storia di un uomo ed una donna che nel 1965, dopo aver abbandonato all’interno di Villa Borghese, a Roma, la loro figlia di appena otto mesi, compiono un gesto estremo. Quella bambina abbandonata e ormai cresciuta, era Maria Grazia Calandrone, che con grande piglio e decisione si mise a indagare per scoprire la verità e per farlo torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, amato, lavorato e sofferto. La sua è un’indagine dai risvolti sentimentali che coinvolge ed appassiona tutti e tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina. La sua è un’opera scritta in maniera incisiva e coinvolgente, che racconta uno spaccato di tempo e di Paese, ma anche delle difficoltà vissute all’epoca dalle donne alla ricerca di una propria dimensione sociale e civile.
Nel corso della serata sono stati assegnati anche: il Premio dei lettori, curato come al solito dall’Avv. Enzo Dicembre, che è andato a Dario Ferrari con l’opera “La ricreazione è finita” (E/O); mentre l’ambito premio “La Melagrana” è stato assegnato a Salvatore Nigro, filologo, critico letterario e docente in alcune delle più importanti università italiane e straniere. Nella motivazione si sottolinea “il fascino e la genialità della sua scrittura che lo rendono l’architetto eccelso dei nostri monumenti letterari” A seguire c’è stato l’ “Omaggio a Rocco Carbone”, con l’intervento via internet di Luigi Franco (Rubbettino Editore).
La serata è stata condotta dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino, coadiuvata nei dialoghi con gli autori da Jacopo Giuca (giornalista) e da Maria Teresa Ripolo (giornalista). Nel corso della manifestazione sono stati letti alcuni brani tratti dalle opere finaliste. In particolare, hanno dato il loro contributo: Maria Antonella Gozzi (animatrice culturale); Giulia Palmisano (attrice) e Rossella Scheri (scrittrice). I premi sono stati realizzati dal Maestro scultore Rosario La Seta, dall’orafo Aldo Ferraro e dalla ceramista Enrica Nigrelli.
Prima di giungere alla serata finale, dove a contendersi l’ambito premio erano rimasti in tre, c’è da ricordare che le opere presentate in concorso, proposte da critici e scrittori e successivamente pubblicate tra agosto 2022 ed ottobre 2023 erano in totale dieci, tra queste sono state selezionate le tre seguenti: “Dove non mi hai portata” (Einaudi), di Mariagrazia Calandrone; “La ricreazione è finita” (Sellerio), di Dario Ferrari e “Villa del seminario” (E/O), di Sasha Naspini, presente al premio in collegamento internet. A sceglierle è stata la giuria composta da: Mimmo Gangemi (scrittore e giornalista); Raffaele Nigro (scrittore e saggista); Gabriele Pedullà (scrittore e critico letterario); Mirella Serri (saggista e giornalista); Domenico Calabria (Presidente Caffè Letterario “Mario La Cava”). In collegamento internet è intervenuto anche il noto giornalista e conduttore Rai Topmmaso Labate che ha dialogato con il Presidente del Caffè Letterario, Domenico Calabria.
Dopo i saluti istituzionali di rito, il Sindaco Vincenzo Maesano, nel suo breve intervento ha detto: “Volevamo inaugurare la piazza stasera in concomitanza con la serata conclusiva della VII^ edizione del Premio “Mario La Cava”e, per questo, avevamo anche invitato il Ministro della Cultura Sangiuliano, purtroppo per motivi che ancora non conosciamo ha declinato l’invito, ma l’inaugurazione la faremo il 13 luglio p.v. con una bella manifestazione che stiamo organizzando nei minimi dettagli perché è un evento che i bovalinesi attendono con attenzione e grande gioia. Sono inoltre particolarmente felice, come Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della locride, di constatare tra il pubblico la presenza di numerosi amministratori che hanno vouto essere presenti per manifestare la stima che nutrono nei confronti di Bovalino e di Mario La Cava soprattutto. Per quanto riguarda il Premio dico soltanto che raggiungere un ottimo risultato è sempre una questione che richiede passione, sacrificio e dedizione, mantenerlo o addirittura miglioralo -per quanto ci riguarda- significa dimostrare di aver saputo lavorare con grande sinergia insieme al Caffè Letterario cui va il mio personale ringraziamento e quello di tutta l’amministrazione comunale. Un sentito ringraziamento lo rivolgo, oltre che a tutti i partecipanti al Premio ed in particolare ai finalisti, anche alla famiglia La Cava che sono i veri custodi di questo grande patrimonio culturale di cui Bovalino dispone e ne va fiero. Ai giovani dico che questo patrimonio non deve essere soltanto custodito, ma va tramandato alle nuove e future generazioni affinchè ne facciano tesoro nel corso della loro vita”
(fonte immagine in copertina: Caffè Letterario “Mario La Cava”)
Pasquale Rosaci