Con l’estate ormai alle porte e con il ricordo della tribolata stagione dell’anno passato (sistema di depurazione consortile andato parzialmente in tilt) la domanda è: “Che estate sarà quella di quest’anno?” La risposta corre sulla lama del rasoio perché anche se è vero che il Comune di Bovalino (RC) ha avuto assegnata per il secondo anno consecutivo la bandiera verde, insieme ad altri 17 Comuni calabresi, è anche vero che le precauzioni per salvaguardare l’intera costa calabra spesso latitano o giungono in forte ritardo.
Tornando per un attimo alla bandiera verde c’è da ricordare che si tratta di un riconoscimento che viene assegnato ogni anno (a partire dal 2008) alle città turistiche più virtuose, che attrezzano la propria spiaggia con servizi ed attrezzature ad hoc, rendendola particolarmente fruibile e “a misura di bambino”; ad assegnarlo è una qualificata giuria di 35 pediatri. Comunque, le premesse per poter godere di una buona stagione balneare ci sono tutte, il mare si presenta in tutta la sua naturale bellezza, acqua limpida e cristallina e spiagge che già cominciano a popolarsi.
Eppure, se torniamo indietro solo di qualche mese dobbiamo registrare il fatto che l’inverno appena trascorso non ha fatto sconti ed in alcuni posti, come appunto Bovalino, ha causato danni infrastrutturali ingenti (marciapiedi crollati, panchine divelte, stabilimenti balneari compromessi e tratto di passeggiata completamente off-limits), danni che sono ancora ben visibili e che minacciano di non far decollare una stagione estiva che si presenta, come dicevamo prima, sotto i migliori auspici. Per la cronaca, ricordiamo che una forte mareggiata, nello scorso mese di febbraio 2019 ha letteralmente fatto sprofondare un tratto di circa 200 metri del Lungomare “San Francesco di Paola”, i danni sono stati quantificati in circa 1 milione di euro.
Ma il cruccio maggiore per gli amministratori (e la cittadinanza) è l’impossibilità di potervi porre rimedio a breve scadenza, a causa soprattutto delle lungaggini procedurali e burocratiche che rendono spesso biblici i tempi di attesa. Ricordiamo che subito dopo l’evento, il Sindaco, Vincenzo Maesano, ha chiesto lo stato di calamità naturale, queste le sue parole il giorno dopo la forte mareggiata: «Era il nostro fiore all’occhiello, adesso per ripristinarlo con un sistema che resista al moto ondoso in aumento ci vorranno milioni di euro. Si tratta di un evento straordinario che porta delle complicanze non solo all’economia del paese ma anche sul piano dell’incolumità pubblica».
A parte l’iniziale e comprensibile scoramento c’è da registrare anche l’immediato interessamento degli organi regionali che più volte, opportunamente sollecitati, hanno ispezionato il luogo ed avviato le procedure tecnico-amministrative; anche il Presidente della Regione, Mario Gerardo Oliverio, accompagnato dal Capogruppo in Regione Seby Romeo, dal Sindaco Maesano e da alcuni Assessori locali, lo scorso 24 maggio 2019 ha voluto sincerarsi delle effettive condizioni del tratto di Lungomare ed ha ritenuto opportuno rassicurare gli amministratori sull’impegno che la Regione metterà in termini economici per la ricostruzione dell’opera.
In ogni caso, proprio in questi giorni, i lavori sul lungomare fervono come non mai per renderlo presentabile e bello agli occhi dei turisti: parco giochi “Luciano Saffioti” tirato a lucido, con l’erbetta che ha ricoperto il terreno, per la gioia dei bimbi; le aiuole del lungomare lato sud risistemate con un nuovo impianto idrico e con i fiori che colorano il paesaggio; le buche sul manto stradale del tratto di lungomare opportunamente coperte; il montaggio degli stabilimenti balneari che sono in fase di ultimazione; l’intera spiaggia finalmente ripulita dai tanti detriti lasciati dal burrascoso inverno appena passato e, dulcis in fundo, un sistema di depurazione che al momento sembra tenere e funzionare a dovere. Considerato che in Calabria il mare rappresenta una risorsa indispensabile per la crescita e lo sviluppo economico e sociale dei territori, appare necessario unire gli sforzi, anche tra Comuni limitrofi, per cercare di evitare ad ogni costo sversamenti a mare di ogni genere, che altrimenti rischiano di vanificare gli sforzi compiuti.
Pasquale Rosaci