Si è tenuto lo scorso venerdì 29/12/2023, con inizio alle ore 10, presso l’aula consiliare del Comune di Bovalino (Rc), l’ultima sessione del Consiglio Comunale del corrente anno convocato dal Presidente,  Avv. Filippo Musitano. Quattro i punti all’Ordine del giorno, i primi due relativi all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, il terzo relativo alla ratifica della delibera di Giunta Municipale n. 254 del 28/11/2023 e l’ultimo inerente il riconoscimento di un debito fuori bilancio scaturito dalla sentenza n. 12/2022 emessa dal GDP (Giudice di Pace) di Locri e successiva regolarizzazione degli atti contabili per conseguente pignoramento promosso dallo studio legale dell’Avv. Francesco Pelle.

L’atmosfera è stata elettrica sin dall’inizio, da quando cioè il capogruppo di opposizione Bruno Squillaci (“SiAmo Bovalino”), seppur con le difficoltà legate all’avaria del sistema di amplificazione dell’aula (non si sentiva praticamente quasi nulla), ha chiesto di poter inserire nell’Ordine del giorno dei lavori un altro punto e più in particolare quello riguardante i fondi destinati al trasporto di studenti con disabilità che ammontano a 13.914,98, frutto di una ripartizione nazionale scaturita dal decreto del 17/05/2023 all. B che contemplava il “riparto di contributi generali per 50 milioni di euro destinati per l’anno 2023 ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Regione Sardegna per il potenziamento del servizio di trasporto degli studenti con disabilità e definizione dei relativi obiettivi di servizio e delle modalità di monitoraggio”

La richiesta ha ovviamente spiazzato la maggioranza, e anche il Presidente Musitano, che per valutare meglio la questione si è ritirato per una breve consultazione (durata circa venti minuti) con la Segretaria Comunale, Dottoressa Maria Rosa Diana, al fine di verificarne la fattibilità. Dall’esame, al rientro in aula è emerso che la richiesta dell’opposizione non poteva essere presa in considerazione e quindi accolta, perché non si sono ravveduti i motivi di “urgenza” ne tantomeno quelli legati alla “straordinarietà” in quanto i consiglieri, come asserito dal capogruppo Squillaci nel suo intervento, erano già a conoscenza da tempo della problematica e, tra l’altro, i fondi risulterebbero già impegnati dagli uffici preposti. Per la cronaca è utile ricordare che l’Ente, a tempo debito, aveva promosso un avviso pubblico destinato a tutti i cittadini del comprensorio, ma l’adesione sarebbe stata negativa in quanto nessuna domanda relativa al trasporto pubblico di alunni affetti da disabilità sarebbe pervenuta.

La risposta ovviamente non è andata giù all’opposizione che ha cercato in ogni modo di far valere le proprie ragioni, anche quando la parola era stata assegnata dal Presidente ad altri consiglieri, tant’è che lo stesso Musitano ha avuto il suo bel da fare per tenere a bada Squillaci (ammonito per ben due volte nel corso della seduta e, quindi a rischio espulsione). A controbattere ai ripetuti interventi di Squillaci ci ha pensato però il Capogruppo di “Agave” (maggioranza), Francesco Sacco, che con toni pacati ma energici allo stesso tempo, ha stigmatizzato l’azione di disturbo ed ha concluso il suo intervento porgendo a tutti i presenti i sinceri auguri di fine anno e di buon inizio 2024.

Nella stessa giornata  il gruppo “SiAmo Bovalino”, per voce del suo Capogruppo (Squillaci) ha diramato sui social una nota nel quale si è evidenziato che “…su un argomento così importante sarebbe bastato un pizzico di sana umiltà, accogliendo la nostra richiesta e dimostrando con i fatti di apprezzare davvero le proposte costruttive dell’opposizione. Che non è quel mostro che tentano maldestramente di dipingere ad ogni occasione, ma l’ingrediente interno che garantisce il funzionamento della democrazia e che interviene quando la maggioranza sbaglia, nell’interesse di tutti i cittadini come ieri”  Ma le rimostranze, in questo turbolento consiglio non si sono fermate qui, ad essere coinvolto in prima persona è stato proprio il Presidente Filippo Musitano reo di essersi prestato al teatrino della maggioranza avente come obiettivo quello di screditare l’opposizione.

In conclusione, i primi due punti (approvazione verbali sedute precedenti) sono stati approvati all’unanimità, gli altri due punti sono passati soltanto con i voti della maggioranza mentre l’opposizione si è astenuta. Nel gioco delle parti, soprattutto per quanto riguarda il quarto punto relativo alla richiesta di pignoramento promosso dallo studio legale Avv. Francesco Pelle, l’Assessore al Bilancio, Maddalena Dattilo che ha relazionato, ha chiarito che l’Ente era intenzionato ad adempiere al pagamento del dovuto sentenziato dal GDP(circa 600 euro) al fine di evitare eventuali azioni di pignoramento ma, la controparte, ha rifiutato la proposta bonaria preferendo promuovere invece l’avvio degli atti esecutivi. Nel merito si segnala  anche che prima della discussione di tale punto, il Consigliere Teresa Parisi (“SiAmo Bovalino”), ha chiesto ed ottenuto di lasciare l’aula essendo parte in causa avendo rapporti con il predetto studio legale.

A conclusione della giornata “turbolenta” è arrivata anche la notizia che l’Amministrazione Comunale ha deciso di assumere una decisione importante e alquanto complessa, una decisione ritenuta assolutamente necessaria perché legata al fine di proseguire nel percorso di rilancio e crescita del paese. Infatti, sembrerebbe che ci siano problemi con la chiusura della procedura di dissesto, in particolare due posizioni debitorie sono rimaste “aperte” in quanto non adeguatamente valutate dall’OSL (Organismo Straordinario di Liquidazione), una disattenzione che va in violazione della normativa vigente e che può danneggiare l’Ente. Per tali motivi -si è poi saputo- il Comune di Bovalino ha ritenuto di proporre ricorso al Tar contro la delibera di approvazione del rendiconto finale di gestione e la conseguente cessazione dello stato di dissesto. Le posizioni interessate riguardano: l’Azienda speciale Bovalino Multiservices ed il mancato pagamento e/o presentazione all’INPS per i contributi previdenziali riferiti ad alcuni dipendenti comunali. Si tratta di debiti corposi (circa 600 mila euro!), accumulati dalle precedenti amministrazioni.  A ciò va aggiunto che anche il liquidatore della società ha deciso, in maniera autonoma, di proporre ricorso rendendosi conto delle negative ripercussioni che potrebbe avere l’Ente anche in termini di spese legali…altro che tesoretto!

Pasquale Rosaci