A distanza di soli cinque giorni dall’ultimo Consiglio Comunale (19 giugno), ieri si è tenuta presso l’Aula Consiliare, con inizio alle ore 17.30, una nuova seduta del Consiglio convocata dal Presidente Filippo Musitano. All’OdG cinque i punti trattati, in particolare: 1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti; 2. Approvazione Bilancio di previsione 2023/2025 e relativi allegati; 3. Regolamento Comunale De.CO. (Denominazione Comunale). Approvazione; 4. Statuto Associazione per lo sviluppo dei Comuni della locride. Approvazione; 5. Atto di impulso al fine dell’adozione della variante ai sensi egli artt. 14 e 65 , co. 2 lett. a) e b) della L. R. n. 19 del 2022 e s.m.i. per la “Realizzazione di un polo per l’infanzia in via Ternicola nel Comune di Bovalino” e approvazione del relativo progetto definitivo. Tutti presenti ad eccezione del Consigliere di maggioranza Maria Lucia De Domenico assente per motivi privati.
La seduta di Consiglio è stata ripresa, per la seconda volta consecutiva, ad opera di alcune testate giornalistiche locali e regionali (espressamente autorizzati con voto unanime dei Consiglieri) e, anche per questo, l’attesa è stata molto sentita, soprattutto dai tanti cittadini che chiedevano notizie in proposito ed alla luce di quanto era successo nel corso della precedente seduta di Consiglio del 19 giugno u.s., quando a rendersi responsabile è stato un candidato non eletto del gruppo d’opposizione “SiAmo Bovalino” (Gianni Chinè), che avrebbe tenuto un comportamento ritenuto “non adeguato”. Comportamento, ad onor del vero, immediatamente censurato dallo stesso gruppo consiliare di riferimento, direttamente in aula prima e sui social dopo.
Si è partiti subito con il rinvio del primo punto all’OdG, ossia la lettura e l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, verbali che per questioni temporali non si è riusciti a produrre in tempo. Si è passati, quindi, al secondo punto quello ritenuto più “caldo e rilevante” da trattare, parliamo dell’approvazione del Bilancio di previsione 2023/2025, argomento esposto in maniera dettagliata dall’Assessore al ramo, Maddalena Dattilo, che in sintesi ha detto: “Nella stesura del Bilancio contabile l’Ente ha operato, in via prioritaria, rispettando tutte le norme ed i termini di legge previsti. Lo schema era stato già approvato con delibera della Giunta Comunale n. 120 del 31 maggio u.s., comprensivo degli allegati. Dall’esame della relazione redatta dall’organo di revisione (revisore dei conti), organo terzo alle parti, si rileva che il bilancio è stato stilato rispettando tutte le prerogative imposte dalle normative vigenti sia in materia contabile che procedurali ed ha evidenziato anche un complessivo risanamento dell’Ente già manifestato a partire dall’anno 2020, portato avanti nel 2021 e divenuto ancora più consistente con il rendiconto dell’anno 2022, mentre per l’esercizio finanziario in corso, si evidenzia, che parte del debito è stato non solo ripianato per euro 4,8 milioni di euro, ma addirittura è stato registrato un avanzo di 35 mila euro. In buona sostanza, il presente documento contabile è in linea con gli strumenti di programmazione di mandato, con il DUP (Documento Unico di Programmazione), con il piano triennale dei lavori pubblici, con la programmazione dei fabbisogni del personale, con il programma di alienazione previsto dal piano immobiliare e con tutti gli altri piani di programmazione dei vari settori. Questi dati positivi hanno dato indubbiamente una maggiore spinta ed impulso al risanamento dell’Ente e ci fanno ben sperare per il futuro. Grazie a queste importanti azioni amministrative è stato possibile rifinanziare, tra l’altro, anche i vari capitoli di spesa, ma siamo pur consapevoli che ciò, da solo, non è sufficiente a soddisfare per intero i fabbisogni dei cittadini. Il nostro impegno quindi, sarà nell’immediato dedicato al completamento delle opere pubbliche già iniziate, e procedere anche alla consegna di quelle opere che hanno già espletato l’iter di appalto, il tutto nel pieno rispetto della normativa vigente”
Di parere diametralmente opposto l’opposizione che, soprattutto con il gruppo “SiAmo Bovalino”, ha manifestato il proprio dissenso elencando una serie di incongruenze. A prendere la parola è stato il capogruppo di “SiAmo Bovalino”, Bruno Squillaci, che ha esordito così: “Non ci siamo, ancora una volta, con la relazione sul documento fatta dalla maggioranza! Il bilancio di previsione in discussione dovrebbe dare gli indirizzi evidenziati dal DUP (trattato lo scorso Consiglio del 19 giugno) in quanto si tratta di un importante documento di programmazione strategica che è stato trasformato, dai singolari criteri adottati dalla maggioranza, in una banale presa d’atto da parte dei Consiglieri Comunali senza che a questi sia stata data alcuna possibilità d’intervento, lo dimostrano i nove emendamenti da noi presentati già nel corso della precedente seduta (19 giugno) e bocciati con una semplice ed arrogante prova di forza da questa maggioranza, senza indicare concrete motivazioni ed evidenziando considerazioni -anche a microfoni spenti- non rispettose dal lavoro svolto da questa opposizione. A quella votazione ha partecipato anche il Presidente del Consiglio che -secondo noi, dice Squillaci- avrebbe fatto meglio ad astenersi considerato il ruolo ricoperto, ma così non è stato” L’elencazione è stata piuttosto consistente ed ha toccato vari ambiti, a partire dal sociale dove si sarebbe persa l’opportunità per il 2023 di ottenere un finanziamento ministeriale di circa 160 mila euro, che segue quello dell’anno precedente pari a circa 80 mila euro. Nessun segnale neanche per quanto riguarda la richiesta di avviso pubblico per la figura del Garante Comunale e del rinnovo della Consulta delle Associazioni, nessuna notizia nemmeno per quanto riguarda i 90 mila euro che dovevano essere destinati alle famiglie disagiate del paese e, sul DUP (approvato di recente), in proposito dubbi sarebbero stati sollevati anche sulla tempistica seguita dal revisore dei conti. Nel calderone è finito anche il TFR del Sindaco (riferito al precedente mandato) nuovamente ed erroneamente riportato nei documenti contabili, ma che era stato già chiarito nel corso del precedente Consiglio e del quale il Sindaco stesso ha dato nuovamente assicurazioni nel suo breve intervento; per passare poi ai costi del servizio idrico e di quello elettrico ritenuti non rispondenti. Nell’occhio del ciclone -sempre secondo Squillaci- anche la parziale revoca di un finanziamento concesso per il Polifunzionale per un importo di circa 550 mila euro ecc..
A conclusione del suo intervento, il Consigliere Squillaci, ha chiesto al Presidente ed al Segretario Comunale di trasmettere il documento appena letto, all’attenzione della Prefettura di Reggio Calabria per le valutazioni del caso ed ha dichiarato di lasciare l’aula insieme agli altri due Consiglieri per evidente dissenso con la politica portata avanti da questa maggioranza che fa dei numeri la ragion di vita. Un vero Coup de théàtre messo in atto dal gruppo consiliare che ha anche esortato il Presidente Musitano affinchè verifichi, a termini di regolamento, i requisiti essenziali per poter proseguire regolarmente nello svolgimento dei lavori.
Dopo l’inevitabile sospensione di circa 15 minuti, il discusso punto sul Bilancio di previsione 2023/2025 è passato con i soli voti favorevoli della maggioranza e con quello contrario del gruppo consiliare “Bovalino al centro”, mentre gli altri punti in trattazione sono stati approvati anche con il voto favorevole dell’unico gruppo di opposizione presente in aula: Regolamento De.CO.; Statuto Associazioni dei Comuni della locride; atto di impulso per la realizzazione di un polo per l’infanzia da realizzare in Via Ternicola. Su questo ultimo punto è intervenuta l’Assessore e Vice Sindaco, Cinzia Cataldo, che ha detto: “Il finanziamento per la realizzazione di questa importante opera riguardante il polo per l’Infanzia è stato ottenuto grazie al PNRR e va nell’ottica di visione di questa amministrazione che va sempre alla ricerca di migliorare la qualità della vita e di risolvere i bisogni della gente. Altra peculiarità di quest’opera -ha continuato Cataldo- è che verrà realizzata su un terreno confiscato al malaffare, quindi un segno tangibile della presenza dello Stato ed altro fatto importante è che viene restituito alla società civile per uso sociale, civile e di legalità. La struttura ospiterà un asilo e alcune aule per l’infanzia primaria per un totale di circa 40 bambini. Altro argomento toccato da Cataldo è stato quello relativo ai lavori sul lungomare che dovrebbero partire a breve. Il ritardo è stato dovuto ad inadempienze burocratiche passate esistenti tra il Comune ed il Demanio, problematiche che adesso sono state finalmente risolte e che consentiranno l’avvio a breve dei lavori di recupero e riqualificazione”
Pasquale Rosaci