Ennesimo rifiuto di finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per lo Sport, per la ristrutturazione dello stadio “Lollò Cartisano” di Bovalino, non rientrante, anche questa volta (è la terza consecutiva!), nella graduatoria ufficiale del bando “Sport e Periferie 2023” che prevedeva finanziamenti (massimo 700 mila euro) per interventi di realizzazione e/o rigenerazione degli impianti sportivi destinati all’attività agonistica localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e delle periferie urbane, ma anche per il completamento e/o l’adeguamento degli impianti sportivi già esistenti destinati all’attività agonistica nazionale ed internazionale. Ricordiamo che il suddetto bando aveva stanziato un plafond complessivo pari a 75 milioni di euro, ed era rivolto ai Comuni con una popolazione inferiore ai 100 mila abitanti. L’obiettivo primario è quello di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; migliorare la qualità urbana e riqualificare il tessuto sociale delle aree interessate; incrementare contestualmente anche la sicurezza urbana promuovendone la cultura del rispetto e della giustizia sociale.
L’esito contrario, nonostante gli accorgimenti presi stavolta dall’amministrazione comunale in considerazione dei risultati negativi delle prime due volte (2021 e 2022), ossia “tempistica” -essendo il bando stesso a sportello- e “quota di compartecipazione”, ha lasciato perplessi gli addetti ai lavori che non sanno più a che santo votarsi. Infatti, per quanto riguarda la tempistica, la domanda di partecipazione è stata presentata lo stesso giorno di apertura del bando (1° ottobre 2023 ore 12) a sole due ore dal via dato dal Ministero, e la quota di compartecipazione è stata elevata ad oltre 100 mila euro, una somma che era stata ritenuta idonea a porre l’Ente al riparo da brutte sorprese, ma così non è stato ed ora si attende di conoscere le motivazioni tecniche che hanno portato alla bocciatura del finanziamento (l’Ente ha già pronta la richiesta di accesso agli atti) per capirne le motivazioni dell’esclusione, un risultato infausto che rappresenta uno schiaffo morale non solo per la Bovalino sportiva ma per tutto il territorio che continua ad essere dimenticato ed emarginato a tutti i livelli ed in tutti gli ambiti sociali.
Il Cartisano, ricordiamo, è uno stadio che ha una tradizione di assoluto prestigio sportivo (ricordiamo che la Bovalinese ha oltrepassato i 100 anni di storia), ma è anche uno stadio che porta il nome di una vittima innocente di ‘ndrangheta, il fotografo ed ex calciatore della Bovalinese, Lollò Cartisano, sequestrato nel 1993 e poi ucciso barbaramente dalla ‘ndrangheta per non aver voluto sottostare al volere del malaffare locale.
E’ chiaro che ora non c’è tempo da perdere, e allo sconforto del momento bisogna reagire con concretezza ed urgenza perché tutto il mondo sportivo bovalinese non può rimanere fermo al palo a leccarsi le ferite e, per questo, dalle prime notizie avute da una sintetica dichiarazione del primo cittadino, Vincenzo Maesano, è emerso quanto segue: “Nonostante il risultato nuovamente contrario la nostra attenzione sul problema non verrà meno, infatti faremo l’accesso agli atti per capire i reali motivi che hanno portato a questo nuovo esito negativo. La cosa certa è che sin dal via per l’inserimento delle domande (ore 12 del 1° ottobre 2023), nella piattaforma predisposta dal Ministero, ci sono stati diversi problemi con il blocco totale della stessa per circa due ore e ciò nonostante i nostri continui solleciti condivisi sicuramente con altri Comuni risultati poi anch’essi penalizzati. In ogni caso, noi non ci fermeremo e continueremo con i lavori che avevamo programmato per realizzare l’ammodernamento e la riqualificazione dello stadio e, per questo, andremo spediti con i lavori che già sono iniziati e che interessano al momento la tribuna coperta e presto riguarderanno anche i lavori per il ripristino dell’illuminazione. A ciò si aggiungeranno i lavori relativi il terreno di gioco (si sta valutando l’installazione dell’erba sintetica) ed altre parti della infrastruttura”
Per la parte economica è importante sapere che, per lo scopo, torneranno utili i soldi destinati al PUI (Piani Urbani Integrati) di cui Bovalino è capofila di una serie di Comuni limitrofi che sono destinatari complessivamente di circa 5 milioni di euro. Bovalino, in particolare, è destinatario di 1 milione di euro.