94559720_3868517939888582_178628415690113024_nIl 75° anniversario della “Liberazione” si è svolto ovunque in un clima surreale, un clima generato dall’emergenza sanitaria in atto (pandemia), legata alla diffusione del coronavirus Covid-19 che tanti morti sta provocando nel mondo. Un virus dalla violenza inaudita e silenziosa che si è abbattuto soprattutto sulla fascia più debole ed indifesa delle persone…gli anziani! Quindi, per quest’anno, niente cortei e niente commemorazioni in forma tradizionale.

In questa dura e lunga battaglia contro questo nemico quasi invisibile, gli anziani -come dicevamo- stanno pagando il tributo più esoso in termini di vite umane e, quindi, con loro scompare buona parte di una generazione che ha vissuto sulla propria pelle le atrocità delle guerre e delle barbarie ignobili ed inaudite provocate dal nazifascismo. Fu grazie ad essi ed al loro impegno antifascista che l’Italia potè ritornare finalmente libera, permettendo, così, la nascita della Repubblica e l’affermazione della democrazia.

Anche l’Amministrazione Comunale di Bovalino (Rc), ha aderito all’iniziativa proposta dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e, pertanto, alle ore 11, il Sindaco, Avv. Vincenzo Maesano, accompagnato dal Comandante dei Vigili Urbani f.f. Giovanni Todarello, ha deposto un omaggio floreale davanti alla lapide del Monumento ai Caduti ubicato all’interno del Parco delle Rimembranze (Villa Comunale). Alle ore 15 in punto, dai balconi e dalle finestre delle abitazioni si è levata la musica e le note di “Bella ciao”, destinata a rappresentare la colonna sonora di questo 25 aprile, mettendo insieme in un unico abbraccio musicale tutti i bovalinesi e, quindi, tutti gli italiani.

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In collegamento social, il Sindaco, Vincenzo Maesano, ci ha rilasciato la seguente breve intervista:

D. Che sensazione ha provato a deporre l’omaggio floreale nel silenzio più assoluto e senza la presenza dei cittadini?

R. L’emergenza che stiamo vivendo e che ci ha costretto a cambiare tutte le nostre abitudini ha insegnato a tutti noi quanto sia importante la centralità dell’umanità e non dell’uomo. Quanto sia importante la solidarietà e la tolleranza verso gli altri, quanto sia importante l’umiltà e quindi ascoltare e comprendere. Oggi, più che mai, riscopriamo tanti valori e sentimenti per i quali 75 anni fa gli italiani hanno perso la vita per la conquista della Liberazione.

D. Che significato deve avere per tutti noi la parola “Libertà”?

R. La libertà è un valore assoluto, un principio ed un sentimento universale che deve contraddistinguere il nostro modo di agire e di pensare. Essa è alla base del dialogo e del confronto e quinti il fulcro della crescita di ogni società civile.

D. La celebrazione di oggi  rappresentava sicuramente una lezione di storia Patria, ma anche di vita per le future generazioni, cosa possiamo dirgli ancora?

R. Usciamo anche oggi da un periodo molto buio in cui la società ha visto morte, solitudine, tristezza e miseria, ma al contempo abbiamo compreso l’importanza della solidarietà, della dedizione alla vita e al prossimo. Ritengo che oggi dobbiamo riscoprire la necessità di essere equilibrati, di non disperarsi, di non esasperare le situazioni che la vita ci offre e di non dimenticare mai il proprio passato; solo così, coerenza ed umiltà saranno i pilastri della nostra vita e non lasceranno il posto alla superbia e alla presunzione.

(Pasquale Rosaci)

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