BOVALINO (RC), 25 APR – Anche il Comune di Bovalino promuove ogni anno le celebrazioni per la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, lo fa soprattutto per ricordare le donne e gli uomini che sono morti per garantire i diritti democratici e di libertà di cui oggi, tutti noi, fortunatamente godiamo. La celebrazione odierna si è svolta con inizio alle ore 10.00 presso il Monumento ai Caduti ubicato all’interno del Parco delle Rimembranze (meglio nota come Villa Comunale).
Erano presenti le principali autorità locali, i rappresentanti degli Istituti scolastici, delle associazioni militari e civili e semplici cittadini. La cerimonia ha avuto luogo: con la lettura dell’elenco dei caduti (militari e civili) che hanno donato la loro vita per rendere il nostro paese un paese sempre più democratico e libero da ogni oppressione; la deposizione di una corona di alloro in ricordo del sacrificio dei nostri Caduti; l’allocuzione del Sindaco di Bovalino, Avv. Vincenzo Maesano. Da segnalare che la Consulta Giovanile di Bovalino, insieme all’Ente Comunale, ha realizzato una targa commemorativa in ricordo di chi ha sacrificato la propria esistenza per il benessere e la libertà delle future generazioni. E’ stato altresì proposto -sempre dalla Consulta Giovanile- il ripristino della cartellonistica da sistemare all’entrata del Parco delle Rimembranze, un gesto che intende restituire decoro e dignità ad un luogo divenuto ormai simbolo per l’intero paese.
Subito dopo c’è stato l’intervento del Sindaco, Vincenzo Maesano, che ha detto: “Oggi ricorrono i 77 anni dalla liberazione della nostra Italia dall’occupazione nazifascista e, quindi, dalla fine di quel prepotente regime. Questa data segna l’epilogo di uno dei periodi più bui della storia nazionale, ma ci tengo a dire anche europea e mondiale. L’Italia ha sofferto più di tutti sotto quella dittatura che opprimeva chi osava ribellarsi al suo volere, ed infatti furono milioni le vittime di quel tragico periodo storico che ci auguriamo di non rivivere più. Oggi, però, questa celebrazione ha un sapore del tutto particolare perché giunge dopo due anni di emergenza sanitaria che ha segnato profondamente la nostra vita quotidiana privandoci, ora come allora della nostra libertà, ma giunge anche in un momento delicato per l’equilibrio e la stabilità mondiale messi in serio pericolo a causa della guerra in Ucraina, un conflitto assurdo che mette soprattutto a repentaglio la vita delle persone più deboli e fragili. Bovalino, nel corso del secondo conflitto mondiale, ha avuti tanti suoi figli che sono caduti per la difesa della Patria e della libertà, ed è per questo che oggi intendiamo ricordarli riportando alla memoria nostra e delle future generazioni il loro estremo sacrificio. Un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere a tutte le Istituzioni presenti: civili, religiose e militari, alla Consulta delle Associazioni ed a quella di voi giovani, alla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la dottoressa Francesca Racco, alla Pro Loco, alla nostra Parrocchia e tutti i singoli cittadini che hanno voluto essere qui presenti al fianco dei nostri giovani e dei nostri amati caduti”
A seguire la toccante testimonianza della Signora Carmela Commisso, sorella del Sergente dei bersaglieri Felice Commisso, ucciso in Russia il 24/12/1941 nel corso del secondo conflitto mondiale. Un racconto che ha svelato particolari curiosità e che ha suscitato nei presenti forti sentimenti di vicinanza e riconoscenza a questi nostri figli caduti nell’adempimento del loro dovere. “La triste comunicazione del decesso di mio fratello -ha detto la Signora Carmela- ci è giunta grazie alla lettera di un suo caro amico che ha dato seguito ad un loro intimo giuramento che prevedeva la comunicazione ai familiari a cura di chi avesse avuto la fortuna di sopravvivere…e così è stato! Dopo tanti anni, mia figlia ha voluto recarsi sul posto, in Russia, ed è riuscita a scoprire grazie ai miei nipotini il luogo della sua sepoltura. Un’emozione unica che non è facile descrivere a parole. Perdere un figlio o un fratello all’età di 21 anni è qualcosa che ti segna per tutta la vita ed è per questo che spero vivamente che questa guerra in Ucraina abbia presto fine”
Prima della conclusione della manifestazione, alcuni ragazzi della Consulta Giovanile hanno letto dei brani tratti dai documenti originali recuperati all’interno dell’archivio storico messo a disposizione dall’Ente Comunale attraverso l’opera dell’Assessore alla Cultura, dott. Pasquale Blefari, sempre attento e sensibile a questo delicato ed importante tema di storia patria. Al termine, sono state consegnate pergamene contenenti una poesia e delle brevi riflessioni sulla resistenza e sulla liberazione, affinchè possa sempre rinnovarsi la memoria ed il sacrificio dei nostri Caduti attraverso la bellezza delle parole.