Era il 20 giugno 2019 quando la dirigenza dell’Asd Bovalinese per il tramite del suo presidente, Graziella Pollifrone, viste le difficoltà oggettive del momento, difficoltà legate soprattutto all’aspetto economico, consegnavano il titolo sportivo nelle mani del Sindaco Vincenzo Maesano dichiarando pubblicamente: “….la decisione tanto sofferta quanto dovuta, è stata presa ad un mese dalla scadenza delle iscrizioni per dare la possibilità, a chi fosse veramente interessato a proseguire nel percorso intrapreso, di poter iscrivere la squadra al prossimo campionato di eccellenza”, un atto sicuramente “responsabile” come altrettanto responsabile è stato il gesto successivo di riprendere in mano le redini societarie quando si è constatato che nessuno si era fatto avanti per venire incontro alle esigenze della gloriosa Asd Bovalinese 1911, società che altrimenti rischiava seriamente di sparire dal panorama calcistico regionale.
Memori di quella vicenda, veniamo ai fatti (e misfatti!) di questi giorni: è notizia diffusa (comunicata in data 16/07/2022 sulla pagina facebook della società) che l’intera dirigenza dell’Asd Bovalinese si è di fatto dimessa con il risultato che non si è potuto procedere all’iscrizione della squadra al campionato di “Promozione” (termine ultimo dato dalla LND Calabria, ore 24 del giorno 22 luglio 2022); contestualmente il titolo sportivo veniva rimesso (a differenza del giugno 2019) nelle mani della cittadinanza rappresentando, così, non solo una prassi inusuale (in genere il titolo viene rimesso nella disponibilità del Sindaco che ne cura i passi successivi), ma anche un clamoroso handicap perché era già chiaro il generale disinteresse alla problematica tranne qualche rara eccezione rappresentata dalla proposta fatta dal gruppo BC5 (famiglia Scordino) e dagli Ultras che avevano provveduto anche a portare avanti, come in passato, un’ulteriore raccolta fondi per scongiurare eventuali gravi pericoli, soluzioni che per la verità non hanno avuto riscontri né seguito, stante il silenzio assordante di questi ultimi giorni da parte della società stessa che ha delegato, al segretario Domenico Bruzzè, ogni tipo di rapporto e/o comunicazione.
Da quanto è dato sapere, anche la richiesta avanzata da un singolo cittadino all’Asd Bovalinese 1911 d’inoltrare formale “rinuncia” di partecipazione al campionato di promozione, condizione che avrebbe consentito all’eventuale nuovo assetto societario di avere un mese in più per riorganizzare le fila, non sarebbe stata presa in considerazione gettando nello sconforto più totale l’intero ambiente sportivo amaranto che ora vede in serio pericolo la conservazione della matricola e della sua ultra centenaria storia calcistica.
In tutto questo baillame vi aggiorniamo, adesso, sugli ultimi sviluppi intervenuti. La situazione dell’Asd Bovalinese 1911, con i suoi 110 anni di storia, non può essere cancellata con un colpo di spugna -è quanto avrebbero fatto sapere i vertici nazionali e regionali- e, per tale motivo, si sarebbero attivati affinchè si dia la concreta possibilità a qualcuno di risolvere la questione. A farsi carico di questa gravosa situazione è stato Andrea Scordino, attuale Direttore Generale del BC5 ed ex portiere amaranto di lungo corso, che ha preso a cuore la situazione. Scordino ed il suo entourage, hanno ritenuto necessario aderire alle richieste dei vertici calcistici per cercare di giungere, nel breve periodo, ad una soluzione ottimale che consenta, quanto meno, di salvare la “storia” calcistica bovalinese…e non è poco! Per tale scopo ha inviato formale richiesta di acquisizione della società sportiva Asd Bovalinese 1911 ai vertici calcistici e, alla società amaranto la richiesta di poter disporre -entro lunedì 25/07/2022- di tutti i documenti societari e patrimoniali che consentano di poter dare corso operativo alla richiesta di salvataggio.
Ulteriore elemento di novità è che se sarà accolta la richiesta il progetto che verrà attivato sarà quello di una società “Polisportiva”, sulla falsariga di quanto avviene da tempo in Spagna con Real Madrid, Barcellona ed altri, abbinata al management del BC5 improntata sul settore giovanile e sulla sostenibilità del progetto.
In conclusione, appare chiaro che tutto ora dipenderà dagli altri, ossia da chi ha il potere decisionale e se l’esito sarà positivo ci sarà la soddisfazione (soprattutto per la famiglia Scordino) di aver contribuito a non buttare al vento 110 anni di gloriosa storia amarantol
Per quanto attiene allo stadio, da quanto è dato sapere, l’amministrazione parteciperà al prossimo bando “Sport e Periferie” che prevede un finanziamento massimo di 500 mila euro, nel frattempo saranno poste in essere tutte le condizioni infrastrutturali e logistiche per mettere in condizioni l’eventuale nuova società di poter disputare in tranquillità uno dei campionati disponibili e pertinenti al livello societario prospettato. Per tale scopo -fa sapere il gruppo facente capo ad Andrea Scordino- sarà indetta, una volta acquisito il parere favorevole dei vertici calcistici, un’assemblea pubblica al fine di mettere insieme tutte le componenti sane ed essenziali per mandare avanti questo ambizioso progetto, anche se partirà dal basso. Ma è chiaro le colpe ci sono e ci sono anche i colpevoli…a voi il compito di trarre le dovute conclusioni nel merito.