Eliminare le barriere e promuovere la diversità come valore utilizzando la luce come
simbolo di rinascita: questo il senso dell’iniziativa svoltasi ieri presso il Museo e Parco
archeologico di Bova Marina che ha celebrato “Channukkà – La festa ebraica delle luci”.
L’evento, promosso dalla Direzione del Museo insieme con la sezione calabrese della
Comunità Ebraica di Napoli e il patrocinio dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane), dell’UCOII (Unione delle Comunità islamiche d’Italia), dell’Arcidiocesi Reggio
Calabria – Bova e della Soprintendenza ABAP per le province di RC e VV, ha voluto
simbolicamente ribadire le radici multiculturali della nostra regione, da sempre
caratterizzata dal sincretismo religioso, dando un segno di fratellanza, condivisione e
speranza, considerata la difficile situazione internazionale.
«La cultura è uno strumento di conoscenza e solo attraverso quest’ultima possiamo
comprendere la diversità e maturare un senso di rispetto e condivisione. Al di là delle
singole specificità, condividiamo un messaggio universale di fratellanza e speranza – ha
commentato la Direttrice del Museo Elena Trunfio».
All’iniziativa hanno partecipato i rappresentanti di diverse comunità culturali. «Quest’anno la festa
delle luci ebraica coincide con il Natale cattolico, e questo è un elemento altamente simbolico che
ci unisce nella celebrazione della pace e di un messaggio di speranza – ha sottolineato Roque
Pugliese, referente della regione Calabria per la Comunità ebraica di Napoli».
L’Imam Ahmed Berraou, referente per la regione Calabria dell’UCOII, si è detto «lieto di questa
ulteriore occasione di condivisione, che si inserisce nel percorso di promozione del rispetto
interreligioso che vede impegnata la comunità islamica da diverso tempo». Hassan Elmazi,
presidente del centro di cultura islamica di Reggio Calabria ha invece raccontato l’esperienza felice
della città di Rabat, in Marocco, dove le comunità islamiche ed ebraiche vivono in condivisione da
diversi decenni. Il diacono Mario Casile, delegato dall’Arcivescovo Morrone, ha ribadito
l’importanza di essere uniti nella promozione dei valori di pace e speranza. Durante l’evento è stata
inoltre presentata la storia della sinagoga di Bova Marina, la seconda più antica in Occidente, con il
celebre pavimento dell’Aula della Preghiera, realizzato in «mosaico, una tecnica che utilizza tessere
diverse per dare vita ad un disegno unitario, una bella metafora per raccontare la cultura – ha
commentato Andrea Gennaro, funzionario archeologo della Soprintendenza di RC-VV». Presenti
inoltre i rappresentanti della comunità Baha’i, dei comuni di Cittanova e Nicotera, da tempo
impegnati in percorsi di promozione della multiculturalità e Carmen Manti, Presidente
dell’Associazione Dialogo interreligioso God is One.
«L’accensione della Hannucchia è un invito a stare insieme, a dialogare e a confrontarci, specie in
un momento in cui sono stravolti certi valori e dilaga l’odio – ha concluso Giulio Disegni Vice
presidente UCEI».
Quest’iniziativa si è inserita nel programma di valorizzazione del Museo che si protrarrà
per tutte le festività, in cui sarà garantita l’apertura del sito anche nei giorni festivi,
compreso l’1 gennaio (ore 14.00/18.00).