Solo così, liberi da qualsivoglia condizionamenti e remore, i Consiglieri potranno determinarsi per il bene dei propri concittadini. Il PSA può essere fonte di sviluppo sostenibile, recupero del centro storico e rivitalizzazione delle periferie limitazioni al consumo di suolo, ecc.. Il piano urbanistico, quindi, in quanto strumento di sviluppo ordinato del territorio, in periodo di crisi può essere uno strumento di ripresa dell’economia ma, per poter assolvere questo ruolo, esso deve rispondere ai canoni dell’Amministrazione ed alle esigenze di tutti i cittadini di quel comune (o di quei comuni) che lo adotta.
Ciò a patto che si tratti di uno sviluppo diverso da come accaduto nel più o meno recente passato ed a patto che ciascun Consigliere comunale, nell’interesse dei cittadini che rappresenta, possa determinarsi senza farsi intimorire da diffide e senza avere il timore della diffida degli altri comuni.
Ogni consigliere, nessuno escluso, quale che sia l’Amministrazione, deve poter decidere dopo aver acquisito quanti più elementi ed informazioni possibili circa le possibilità di sviluppo e di benefici che esso può portare al territorio che rappresenta.
A renderlo noto – come di consueto attraverso una nota diffusa da Antonello Iuliano, responsabile dell’ufficio stampa – il sindaco Fusto.
A proposito del PSA – sulla cui adozione o meno, anche il comune di Borgia, è chiamato a decidere- alcuni giorni fa, com’è noto, l’Amministrazione ha incontrato cittadini e i tecnici.
Nel corso dell’incontro, – ha proseguito Fusto – in cui , tentando di essere più chiari possibile, è stato spiegato cosa prevede l’attuale stesura del PSA e le modifiche che l’Amministrazione ha proposto nel loro interesse, sono emerse diverse perplessità.
Ecco perché – ha chiosato il primo cittadino – prima di una decisione sull’adozione o meno a cui è chiamato ciascun consigliere comunale, l’Amministrazione ha chiesto incontro urgente con l’assessore all’urbanistica della Regione Calabria.
Inoltre, a giorni, sono previsti incontri operativi con i tecnici di Borgia ed i cittadini di Roccelletta per spiegare loro, ancor più dettagliatamente di quanto fatto sinora, il Piano.
Questa Amministrazione ritiene che tutti i cittadini di Borgia, nessuno escluso e quelli che finora hanno pagato l’IMU in primis, meritano parità di trattamento rispetto ai cittadini degli altri comuni interessati dal PSA.
Su un punto, anzitutto – ha proseguito ancora Fusto – si deve essere chiari fino in fondo e non devono esistere dubbi: – Se il Piano venisse adottato così com’è ora, molti borgesi vedrebbero scomparire il diritto edificatorio.
Molte delle zone ex “B”, infatti, del centro storico sono state cancellate mentre negli altri comuni sono state ampliate anche fino a dieci volte. E questo non è molto equo.
Solo dopo aver illustrato i contenuti della pianificazione ed aver recepito ulteriori elementi di valutazione e, magari, qualche suggerimento in più il consiglio comunale potrà determinarsi.
Ecco perché abbiamo incontrato cittadini e tecnici e perché abbiamo chiesto opinioni e pareri, ed ancora ne chiederemo. I tecnici saranno coinvolti anche in futuro per ottenere le modifiche necessarie ad adottare in breve tempo il piano.
Perché se è vero com’è vero che occorre quanto prima dotarsi di un nuovo piano strutturale, è altrettanto vero che Borgia deve avere la possibilità di apportare modifiche (più volte negli ultimi due anni, proposte invano) allo stesso senza che queste vengano poi ignorate o non tenute nella debita considerazione.
L’amministrazione comunale di Borgia apprezza l’apertura che, solo da circa un mese a questa parte, l’ufficio di Piano e gli altri comuni, nonché del Coordinatore scientifico sembrano dimostrare. Ora però è necessario passare dalle parole e dalle buone intenzioni ai fatti…
Forse qualcuno dovrebbe recitare un mea culpa; ma guardiamo avanti per il bene di tutti. L’importante è che non tenti di imputare inesistenti ritardi al comune di Borgia.
È necessario recuperare il tempo perduto nelle fasi iniziali del progetto (quando Borgia , come già detto, non è stata adeguatamente rappresentata) e nel corso di questi ultimi due anni in cui è sembrato esistere, da parte di tutti, una “chiusura” nei confronti del comune di Borgia che, sin dal dicembre 2012, chiedeva spiegazioni ed esponeva la propria visione. Prima verranno accolte le indispensabile modifiche che riequilibrino il Piano rendendolo ugualmente valido per i cittadini di tutti i comuni che lo adotteranno; prima tutti i tecnici si confronteranno con quello di Borgia, e prima il Piano sarà approvato.
Perché Borgia – ha concluso il Sindaco Fusto – vuole adottare il Piano.
Ma, se non verranno apportate le modifiche che noi chiediamo solamente nell’interesse della cittadina, non esiteremo un attimo a bocciarlo.