Importante seduta di fine anno, quella del Consiglio comunale di Borgia, tenutasi ieri 30 dicembre ’14. Numerose le modifiche e le novità volte ad introdurre ulteriori benefici fiscali a favore dei cittadini ma non solo. A comunicarlo – attraverso una nota diffusa dall’Ufficio Stampa – il Sindaco Fusto.
Tra le varie proposte di delibera sottoposte al vaglio del Consiglio c’è ad esempio quella che modifica gli articoli relativi agli incentivi per compostaggio al fine di incentivare ancora di più una minore produzione di rifiuti ed il loro il riciclo.
Con questa modifica s’intende introdurre un’importante premialità per chi effettua il compostaggio domestico attraverso la compostiera.
Più in dettaglio – spiega il primo cittadino -, quei cittadini che aderendo chiederanno al Comune la compostiera in comodato, avranno uno sconto nella bolletta del 10%; lo sconto raddoppia, passando al 20%, se acquisteranno una propria compostiera.
I cittadini di Borgia, con questo provvedimento voluto dal Sindaco, si troveranno un 2015 all’insegna dell’ulteriore risparmio sui tributi dei rifiuti.
Ricordiamo infatti che con l’introduzione della raccolta porta a porta, attuata dall’amministrazione Fusto, negli ultimi due anni, i cittadini di Borgia hanno risparmiato sulla Tari (un esempio su tutti, una famiglia di 4 persone ha pagato nel 2014 solo 7 euro di tassa rifiuti). E, con i provvedimenti su esposti, nel 2015 le bollette continueranno a calare.
Ma le premialità non finiscono qui. Il sindaco Fusto ha proposto anche un’ulteriore e particolare agevolazione per coloro i quali decideranno di adottare uno o più cani tra quelli custoditi nel canile individuato dal Comune.
Verrà infatti previsto un contributo pari al 50% del tributo sui rifiuti per chi adotta un cane.
Infine, per favorire progetti di riuso e sostenibili proposti dai cittadini la giunta comunale potrà istituire ulteriori agevolazioni stabilendo le percentuali di riduzione e le tipologie di utenti.
Introdotta anche modifica al regolamento sulla distribuzione dell’acqua potabile, al fine di velocizzare le procedure per la sostituire dei contatori guasti e di evitare i ritardi derivanti dall’applicazione del precedente ordinamento (in cui, si rammenta, era prevista la loro sostituzione a cura del Comune e a carico del cittadino, solo almeno 60 giorni dopo una comunicazione all’utente, qualora questi non avesse provveduto in tale lasso di tempo).
È capitato infatti che durante la verifica del consumo idrico – effettuata per volere del Sindaco per il secondo anno consecutivo dopo oltre tre anni di mancate rilevazioni- accertata da una ditta incaricata di procedere alla verifica di ogni allaccio idrico, alcuni contatori sono risultati guasti ma, nel rispetto del vigente regolamento, non si è potuto intervenire.
Adesso, al fine di evitare il consumo improprio della preziosa e limitata risorsa, qualora il Comune accerti un malfunzionamento, la sostituzione è effettuata all’istante ed il cittadino si troverà in fattura il costo della sostituzione del contatore.
In tal modo – conclude Fusto – si conta di ridurre i consumi non fatturati causati da contatori malfunzionanti ed una più equa ripartizione dei costi.