Anche i componenti dell’esecutivo replicano alle tante falsità lette dopo la pronuncia del tribunale amministrativo. All’indomani dell’uscita di alcuni articoli con titoli roboanti e ad effetto “anti amministrazione Fusto” apparsi su una parte della stampa (compiacente ?!?) — in cui i componenti dell’opposizione o di sedicenti associazioni culturali e comitati a loro affini, pretendono di raccontare la “loro” verità e interpretazione delle sentenze del TAR sui ricorsi Sirim per il caso Battaglina– ci sentiamo in diritto-dovere, verso i cittadini tutti e nessuno escluso, di esprimere il nostro pensiero e di raccontare la verità dei fatti.
Ad affermarlo – con una nota diffusa da Antonello Iuliano, responsabile dell’ufficio stampa – i componenti della Giunta comunale di Borgia.
Riteniamo che sia necessario chiarire ai cittadini-lettori, oltre che un dovere da parte nostra – incalzano tutti gli assessori – raccontare come stanno realmente le cose e ripristinare la verità dei fatti assolutamente distorta da quanti – in contrapposizione alla maggioranza che amministra la città – con l’evidente supporto di certa stampa palesemente vicina alle posizioni dell’opposizione, raccontano le cose a modo loro, creando confusione e dubbi nei cittadini .
Si fa intenzionalmente e strumentalmente di tutta l’erba un fascio, quando ad esempio generalizzando, si accomuna l’accoglimento dei ricorsi Sirim contro i provvedimenti amministrativi di annullamento delle autorizzazioni integrata ambientale, e paesaggistica, a suo tempo rilasciate rispettivamente da Regione e Provincia, a quelli del Comune di Borgia. Ma questo non è vero.
Tutti abbiamo letto, ad esempio, che i provvedimenti del Comune sono stati bocciati dal Tar e che il sindaco e tutti noi facciamo salti di gioia. Ovviamente sono false entrambe le cose.
Intanto ribadiamo che i suindicati provvedimenti di revoca di provincia e regione – semmai solo formalmente imprecisi – sono facilmente sanabili e che a questo scopo, come già spiegato in separato comunicato stampa, abbiamo già avuto degli incontri con i due Enti sovraordinati.
A tal proposito non comprendiamo – incalzano Bruno, Citraro, Maiuolo’83 e Sacco – le perplessità espresse dal consigliere regionale Bova in merito ad alcune affermazioni del sindaco Fusto riportate da una nota stampa del 2 marzo scorso. In quella nota – è chiaro a chiunque la legga senza essere distratto pensando ad altro e senza far finta di non capire – il sindaco spiega di aver previsto degli incontri (che poi si sono svolti e di cui abbiamo già dato riscontro) con dirigenti regionali e provinciali all’unico scopo di sanare i vizi di forma, inerenti gli annullamenti delle autorizzazioni, evidenziati dal Tar.
Cosa c’è di non comprensibile o di poco rassicurante nell’adottare gli opportuni correttivi al fine di perfezionare – anche dal punto di vista formale oltre che da quello sostanziale per cui lo sono già – i ben noti provvedimenti di annullamento delle autorizzazioni regionali e provinciali allo scopo di mettere una volta per tutte la parola fine alla temuta battaglina…?
Concentrando poi l’attenzione sui provvedimenti adottati dal Comune di Borgia e le sentenze del Tar in proposito, ricordiamo a quanti avessero ancora dei dubbi e/o a quanti fanno finta di non capire, che il giudice amministrativo regionale ha rigettato i ricorsi avverso le delibere 10/2014 e 11/2014 del Comune, accogliendo solo parzialmente – per un mero cavillo di forma di dubbia interpretazione e dando eccessivo peso ad una parola e per nulla ad un’altra presente nella convenzione – il ricorso avverso una determina dell’ufficio tecnico comunale.
A parere del giudice, in sintesi, in quell’atto tecnico si sarebbe dovuto parlare non di decadenza per inadempienza ma piuttosto di “impossibilità sopravvenuta”.
Cambiando le parole, il risultato cioè “venir meno dei presupposti del contratto” e di “effetti caducanti la convenzione per sopravvenuta impossibilità a realizzare l’opera” non cambia. Anzi! La Battaglina , per impossibilità sopravvenuta e per venir meno dei presupposti del contratto” non si poteva fare e non si farà.
Ecco perché l’attuale Amministrazione, il cui unico obiettivo – alla pari dei cittadini – è quello di non realizzare la discarica, può affermare senza timori di smentite di aver agito bene.
Comunque, anche per rimediare a questo c.d. errore formale, l’intera Amministrazione Fusto, di concerto con l’ufficio tecnico, sta già lavorando.
Così come “mente sapendo di mentire”, è bene ribadirlo – proseguono gli assessori – chi afferma spudoratamente che l’affaire battaglina dipende da noi, quando è arcinoto a tutti che la vicenda ha avuto origine nel lontano 2007 e poi , in epoca commissariale, altri Enti hanno rilasciato le varie autorizzazioni.
Dice ancora bugie chi afferma che l’attuale Amministrazione ha aggravato la posizione debitoria del Comune e non ha voluto approvare il Psa. A tal proposito, invitiamo quei cittadini che volessero chiarire eventuali dubbi a rileggere tutte le note stampa sino ad oggi diramate sugli argomenti.
Quanto alle altre affermazioni dell’opposizione e di chi la fiancheggia, ovvero che la Sirim ha fatto ricorso per colpa degli errori del Comune, si tratta solo dell’ennesima falsità messa in circolazione al solo scopo di denigrare l’attuale Amministrazione.
Molto più semplicemente, invece, ciò è avvenuto perché è normale che una ditta che intravede la possibilità di perdere una fonte di guadagno faccia di tutto per impedire che ciò avvenga.
Ed è per evitare che la ditta in questione avesse dei motivi a cui appigliarsi, per questo motivo e solo per questo – lo abbiamo detto e ridetto più volte – che l’attuale Amministrazione ha usato tutte le cautele possibili nell’adottare i suoi provvedimenti amministrativi.
Ecco ancora perché l’attuale amministrazione, come già ampiamente detto spiegato nei tempi passati, prima di chiedere una frettolosa restituzione del terreno, argomento sul quale – ben sapendo di sbagliare – sta battendo l’eterogenea opposizione, ha deciso di attendere l’espletamento di alcune necessarie formalità per rilievi tecnici al solo fine di non dare motivi di contestazione alla Sirim e al fine unico di poter quantificare una eventuale richiesta risarcitoria o ripristino dei luoghi alla ditta medesima