La scorsa notte i militari della Capitaneria di porto di Reggio Calabria, durante un’attività di controllo protrattasi per l’intera nottata, hanno posto sotto sequestro oltre un quintale e mezzo del pregiatissimo e richiestissimo novellame di sarda, comunemente chiamato “bianchetto”.
I militari, in località Villa S. Giovanni, hanno intercettato un mezzo frigo in prossimità degli imbarchi per la Sicilia che trasportava, ben occultate da altro prodotto ittico, 31 cassette in polistirolo all’interno delle quali erano stivati i quantitativi di “bianchetto”, molto probabilmente destinato al mercato siciliano.
L’autista è stato identificato e deferito in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria, mentre l’intero prodotto ittico è stato posto sotto sequestro penale. Trattasi di un ennesimo rilevante quantitativo di novellame sequestrato, che avrebbe potuto fruttare nel fiorente mercato circa 3.000 Euro.
Dopo la certificazione del dirigente medico veterinario competente del servizio veterinario Area “B” della locale ASP 5 Dott. Mario Chirico, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano e l’autorizzazione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Dott. Walter IGNAZITTO, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza ad alcuni istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi.
Inoltre, durante i controlli, è stato elevato un processo verbale amministrativo di € 1500,00 nei confronti del conducente di un TIR che trasportava dieci esemplari di tonno tipo “alalunga” sprovvisti di idonea certificazione di tracciabilità, in violazione del Reg. CE 178/2002.
Successivamente, l’attività di vigilanza pesca è proseguita, in collaborazione con i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Villa S. Giovanni, con il sequestro di circa 2000 esemplari di ricci di mare contenuti in 13 sacchi, trasportati all’interno di un’autovettura. Anche in tal caso, nei confronti degli occupanti del mezzo sono stati elevate nr. 2 sanzioni amministrative di complessivi euro 2.000 ed il sequestro, oltreché del sopracitato prodotto ittico, anche delle attrezzature utilizzate per la pesca abusiva. L’intero quantitativo di ricci, successivamente all’ispezione del medico veterinario dell’ASP 5 Dott. Filippo Bellantone, sono stati rigettati in mare in quanto ancora vivi.
Dall’inizio dell’anno 2016, i risultati ottenuti dai militari della Direzione Marittima di Reggio Calabria hanno portato il quantitativo di novellame di sarda posto sotto sequestro ad oltre 4 tonnellate. Le operazioni in favore della tutela del mare, per scoraggiare chi ancora pratica la cattura di pesci allo stato neonato che sono un’importante anello della catena alimentare marina, in quanto favorisce la crescita di altre specie cosiddette pelagiche, proseguirà senza sosta anche nei prossimi giorni.