Sequestrato dai Carabinieri delle Stazioni di Campofelice di Fitalia e Belmonte Mezzagno un importante caseificio di Belmonte Mezzagno, la società utilizzava latte non adatto al consumo per la produzione di formaggi, pubblicizzando i propri prodotti come genuini e di denominazione di origine protetta.
Il sequestro di oggi è frutto di mesi di indagine dei Carabinieri di Campofelice di Fitalia, che già nell’ottobre 2014, in collaborazione con il personale dell’Azienda Sanitaria di Palermo, avevano posto sotto sequestro cinquemila litri di latte provenienti da dieci allevamenti ovini che operavano in condizioni di igienico sanitarie estremamente precarie e potenzialmente pericoloso per la salute dei consumatori.
Gli allevatori, infatti, allevavano capi di bestiame destinati alla macellazione, inadatti alla produzione di latte per il consumo umano, ma il latte veniva ugualmente venduto e utilizzato per la produzione di prodotti caseari.
I Carabinieri al termine delle indagini, hanno contestato ai casari ed agli allevatori i reati di frode in commercio (art. 515 c.p.) e l’utilizzo di alimenti in cattivo stato di conservazione (legge 283 del 30.04.1962 art. 5 lett. B – t.u. delle leggi sanitarie).
Il G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese ha disposto il sequestro del caseificio di Belmonte Mezzagno e degli impianti di mungitura e di conservazione del latte dei dieci allevamenti che commerciavano il latte potenzialmente pericoloso.
L’Autorità Giudiziaria ha nominato un commercialista quale amministratore giudiziario della società sequestrata, il caseificio continuerà a funzionare, questa volta impiegando prodotti rispettosi delle normative vigenti, mentre i proventi dell’attività andranno allo Stato.