Nella mattinata di ieri martedì 11 agosto 2015, a seguito di segnalazione del personale militare dell’Ufficio Locale Marittimo di Bagnara Calabra la motovedetta CP2097 della Guardia Costiera di Reggio Calabria in località Cannitello sottoponeva a controllo un’unità da diporto sospettata di effettuare pesca illegale.
All’atto del controllo, tuttavia, gli occupanti l’unità da diporto impedivano l’agevole ispezione da parte del personale militare della motovedetta, oltreché a reagire con minacce; pertanto, si intimava loro di proseguire verso il porto di Reggio Calabria per essere sottoposti a più accurati accertamenti.
Durante la navigazione, e più precisamente all’altezza del litorale di Archi, il conduttore dell’unità da diporto repentinamente deviava la rotta verso terra, nel tentativo di sottrarsi ai controlli.
Immediatamente, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Reggio Calabria disponeva l’invio in zona di una propria pattuglia con 5 militari ed una pattuglia della Squadra Nautica della Questura di Reggio Calabria che giunte in loco procedevano all’identificazione di tutti gli occupanti l’imbarcazione i quali continuavano nel loro atteggiamento ostruzionistico. Successivamente, agli stessi veniva ordinato di dirigere verso il porto di Reggio Calabria, ove l’unità, scortata dalla MV CP 2097 e dal GC 308 (appositamente inviato in zona a supporto) veniva sottoposto a sequestro penale.
Tutti gli occupanti l’unità da diporto, di età compresa tra i 30 e i 40 anni, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per i reati di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, minacce e resistenza a pubblico ufficiale,
Nel corso dell’operazione, nei pressi della spiaggia di Archi è stato rinvenuto uno spezzone di rete tipo “sciabica” che veniva sottoposto a sequestro.