Il neoletto presidente dell’Unione dei Comuni del Versante Jonio, Antonio Corasaniti, sindaco di Davoli che prende il posto dell’uscente sindaco di Badolato Nicola Paretta, ha convocatoper oggilagiunta, perdiscutere di importanti problemi tra cui l’istituzione della Polizia Municipale associata. La riunione, sicuramente prenderà in considerazione anche la chiusura delle sedi del giudice di pace, di Badolato e Davoli, sedi del presidio giudiziario. I sindaci dell’Unione: Guardavalle, S. Caterina, Badolato, Isca, S. Andrea, S. Sostene, Davoli, si vogliono mobilitare per evitare la chiusura di questo importante servizio sul territorio del basso jonio soveratese, ma vogliono coinvolgere anche i sindaci dei comuni sede degli uffici del giudice di pace: Borgia, Chiaravalle, Taverna, Tiriolo. Cropani, Squillace.
L’iniziativa è stata promossa nei giorni scorsi dal sindaco di Badolato Nicola Paretta, che ha contattato tutti i sindaci per promuovere una serie d’iniziative. In una fase successiva, si vogliono coinvolgere anche altri comuni che ricadono sul territorio che usufruiscono di detti uffici. «In una fase successiva – hanno precisato alcuni sindaci – terremo delle assemblee pubbliche, la convocazione dei consigli comunali, coinvolgendo anche l’ordine degli avvocati, i parlamentari calabresi, forze politiche, sindacati. Intanto del problema, è stato investito il Consiglio regionale, per dedicare una riunione su questo problema.
In molti sono fiduciosi che se ci sarà una forte mobilitazione, la chiusura si potrà evitare. In caso contrario ci saranno risvolti negativi, notevoli disagi per le popolazioni, che saranno costretti a recarsi a Catanzaro, dove saranno concentrati gli uffici soppressi. Non èdaescludere chepotrebbe emergere la proposta di istituire un consorziodi comuni per la gestione dei servizi e l’amministrazione giudiziaria, individuando risorse finanziare per garantire la gestione degli uffici». f.l.
Il Quotidiano della Calabria del 20 gennaio 2012