24.12.2009 – C’era tutto in paese, e tanti amici provenienti da ogni angolo della Calabria, ai funerali di Franco Nisticò. Incredulità e dolore per la morte dell’ex sindaco, attuale coordinatore del Comitato per la messa in sicurezza della statale 106 jonica, stroncato da un infarto subito dopo l’intervento tenuto sabato nel corso della manifestazione “No ponte” a Villa San Giovanni. Sono stati tre i momenti che hanno caratterizzato il ritorno a Badolato della salma di Franco Nisticò. Il paese tappezzato con centinaia di manifesti, lo ha accolto nella serata di di martedì, dopo l’autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria, per accertare le cause del decesso. Intorno alle 22 la salma è arrivata in Piazza Tropeano, quella stessa piazza che tante volte aveva riempito con le sue parole e il suo impegno, nel corso di manifestazioni e comizi. Ad attenderlo la moglie, Jole, i figli Antonio, Roberto, Enrico, Maria Vittoria, il fratello e la sorella, Toinino e Vittoria. L’altro figlio, Guerino, aveva accompagnato il feretro da Reggio a Badolato. Il papà di Franco, Guerino, per le sue precarie condizioni di salute, e distrutto dal dolore, ha seguito l’arrivo del figlio, con le lacrime agli occhi da una finestra della sua abitazione ubicata nella piazza. Per strada centinaia di amici, parenti, e compagni di partito, che hanno accolto la salma con un lungo applauso. A spalla la bara è stata portata nella camera ardente, allestita nella delegazione comunale di Badolato Marina. E’ seguita la veglia notturna, alla quale hanno partecipato i giovani della Consulta Giovanile, amici, compagni di partito, rappresentanti dimovimenti e associazioni. Ieri mattina, migliaia di persone hanno quindi reso l’ultimo saluto a Franco.Davanti la sua bara si sono fermati, tantissimi giovani, che ammiravano Franco per i suoi ideali politici, sindaci, amministratori, l’intera comunità badolatese. Alle 16 la salma, passando tra due ali di folla, corone di fiori, gonfaloni dei Comuni, è entrata in chiesa, dove il parroco don Vincenzo Gallelli, ha officiato l’onoranza funebre, ricordando le doti umane, l’impe – gno nel sociale, le lotte democratiche di Franco. All’uscita dalla chiesa i suoi amici di Telejonio, hanno proiettato un video, che raccontava i momenti più esaltanti della sua vita, illustrando, tappa dopo tappa, il suo grande impegno politico, e sociale. Sopra la sua immagine la scritta “Addio indomito guerriero di tante battaglie, oggi dalla tua piazza siamo noi a darti l’ultimo saluto. Ciao Franco”. È stato anche proiettato anche il video del suo intervento a Villa San Giovanni. Nella piazza ammutolita, sono riecheggiate le accuse ai politici calabresi, la speranza e l’appello ai giovani per essere i protagonisti del cambiamento, il no deciso ad un’infrastruttura costosa quanto inutile come il Ponte sullo Stretto. L’orgoglio per i suoi figli che sono stati vicini nelle sue battaglie, l’applauso dei manifestanti poi soltanto dolore. Sono seguiti brevi interventi dei rappresentanti delle istituzioni, e dei partiti. Al termine il ringraziamento della famiglia, e poi il lunghissimo applauso perdire addio a Franco Nisticò, che lascia un voto incolmabile nella sua famiglia e nella sua Badolato.
Il Quotidiano del 24.12.2009 – Franco Laganà