Anche i volontari potranno contribuire a recuperare il borgo antico. È questo il dato emerso nel corso della riunione, convocata dal vicedindaco Vincenzo Piperissa, svoltasi nella sede comunale. Accanto al componente della giunta c’erano, nell’occasione, le delegazioni delle tre confraternite badolatesi del Rosario, di Santa Caterina e dell’Immacolata, rappresentate dai rispettivi priori. Piperissa nel corso dei lavori ha espresso la volontà dell’amministrazione comunale di proseguire il lavoro di recupero e valorizzazione delle aree più depresse del centro storico «al fine di rendere il borgo sempre più bello e interessante sotto il profilo urbanistico, artistico e culturale, facendone una méta turistica». Numerosi fino ad oggi sono stati gli interventi di recupero effettuati a carico delle zone più depresse come “a Petta e l’Angiali”, la strada di “Cerasia”, il piazzale “Graneli”, “le Porcilaie”, la piazzetta di via Roma. Il programma di risanamento, però, è piuttosto lungo e richiede sforzi notevoli anche dal punto di vista finanziario. Di fronte alle difficoltà contingenti questa azione non si è mai fermata ed è stata condivisa, fino ad ora, da tutte le amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del Comune, confermando che si tratta di una volontà condivisa che abbraccia l’intera cittadina. Tra i luoghi da valorizzare ora toccherà alla strada che dalla Chiesa dell’Immacolata porta al fiume “Vodà” in un percorso che porta dal centro storico alla zona “Chianti” .
Gazzetta del Sud – Massimo Ranieri