Grande successo al teatro comunale di Badolato per Lo Schiaccianoci portato in scena dalla Taekdance Academy in collaborazione con il Teatro del Carro. Se una piccola scuola di danza di un paese di provincia mette in scena, nel teatro comunale locale, “Lo schiaccianoci”, uno dei più noti titoli del repertorio di danza classica, probabilmente viene da pensare a uno spettacolo sgangherato, con scenografie dipinte da un pittore dilettante, ballerine che fanno fatica a reggersi sulle punte, passi accennati e sgraziati, o comunque da principianti. E invece Lo Schiaccianoci che la Taekdance Academy in collaborazione con il Teatro del Carro ha presentato al Teatro comunale di Badolato per il programma della residenza teatrale MigraMenti è stato una vera sorpresa, anche per gli abituali frequentatori dei palcoscenici, sancendo, di fatto, l’ennesima scommessa vinta dalla realtà diretta da Anna Maria De Luca e da Luca Michienzi, che hanno creduto a questa proposta e l’hanno sostenuta. In scena pochissimo Ciaikovskij (solo in un unico ed efficacissimo momento, magico), e tanta creatività, intelligenza e capacità di giocare con i linguaggi della cultura moderna e contemporanea a partire dalla straordinaria base musicale costruita sulla registrazione effettuata nel 2001 dall’Orchestra jazz del Lincoln Center di New York della Suite “The Nutcracker” composta da Duke Ellington. Proprio la musica di Ellington è stata il punto di partenza dello spettacolo: è, quella di Ellington, una partitura che si sviluppa costantemente sul rigore musicale e sulla grande libertà compositiva. Rigore, libertà e creatività che hanno segnato l’intero spettacolo capace di mescolare stili, citazioni, linguaggi diversi: la narrazione – che si è realizzata attraverso una performance della De Luca, efficace come sempre -, la danza jazz e lo stile contemporaneo, una scena rarefatta e allo stesso tempo gioiosa – un grande albero di Natale stilizzato che si stagliava nella scatola nera di quinte e fondali -, l’uso parsimonioso e intelligente delle video proiezioni e persino l’impiego dei cartoni animati per illustrare l’antefatto (l’incantesimo della regina dei topi contro il giovane Hans), le coreografie di Arlyett Amador Calzado, un mix di grande efficacia fra danza contemporanea a quella jazz erano non solo coerenti con l’impostazione complessiva dello spettacolo, ma valorizzavano nella maniera migliore il talento delle allieve della scuola, vere protagoniste dello spettacolo insieme a un piccolo gruppo di bambini che interpretavano la protagonista Clara, il fratellino Fritz e Hans lo Schiaccianoci (quest’ultimo un allievo dei corsi Taekwondo promossi dalla stessa scuola). Il pubblico ha partecipato allo spettacolo sfidando le avversità del maltempo ed è stato ripagato dalla qualità e originalità di uno spettacolo che meriterebbe di essere visto dal maggior numero di bambini e ragazzi, anche per far capire loro che la musica jazz può entusiasmare e appassionare. Ancora una volta le scelte della residenza del Teatro del Carro dimostrano che anche in una dimensione apparentemente “periferica” come quella di Badolato è possibile proporre spettacoli di grande livello grazie alla professionalità, all’intelligenza, all’esperienza, al coraggio e al rispetto del pubblico senza “scadere” nella dimensione di una amatorialità che, troppo spesso, contraddistingue la scena locale.