Poteva avere conseguenze più gravi l’incidente stradale verificatosi ieri mattina verso le 8.30, sulla statale 106, nel centro abitato di Badolato Marina. Nell’incidente è rimasta coinvolta l’autovettura Opel alla cuiguida si trovava il pensionato P. S. e un pedone l’elettrauto P.S.entrambi delluogo.Percause da accertare, secondo una prima ricostruzione, sembra che l’elettrauto mentre era intento a ripulire un pozzetto otturato per l’abbondante pioggia, caduta durante la notte, veniva investito dall’Opel. Vista la gravità dell’incidente, e lecondizioni di P.S. veniva allertata l’ambulan – za del 118. I due malcapitati dopo le prima cure venivano trasportati all’ospedale di Soverato, dove sono stati sottoposti a controlli radiologici. Sul posto si portavano i carabinieri della stazione di Isca, e quelli di Badolato, per i rilievi del caso, e per accertare la dinamica dell’incidente. L’en – nesimo incidente sulla famigerata statale 106, ormai conosciuta come “Strada della morte”, per la sua pericolosità, ripropone ancora una volta la necessità della sua messa in sicurezza. Dopo la morte dell’indimenticabile Franco Nisticò, del Comitato di Lotta per la 106, che per 50 anni ha condotto dure battaglie di sensibilizzazione, nessuno solleva questo problema. Nisticò, nei suoinumerosi incontri con le istituzioni nazionali e regionali, in attesa della tanto agognata Superstrada jonica, chiedeva in alternativa la messa in sicurezza del trattoSoverato –Guardavalle. Una spesa irrisoria circa 30 milioni di euro. Tutte le promesse fatte nelle diverse campagne elettorali sono cadute nel vuoto. Neanche il nascente Comitato per la 106, ufficializzato a Soverato con l’elezio – ni dei vari organismi, è riuscito ad avere un ruolo in tutta la vicenda. Neanche l’Unione deiComuni delVersante Jonico di Isca, ci hanno dichiarato alcuni automobilisti, e familiari delle vittime della 106, riesce a sbloccare la situazione. Per questo silenzio delle istituzioni, il sindaco di Isca Pierfrancesco Mirarchi, aveva propostoa tuttii sindacidi coinvolgerele popolazioni del territorio, per bloccare a tempo indeterminato la statale 106, e la ferrovia jonica. Ma anche questa proposta è caduta nel vuoto.
Fonte: Il Quotidiano dell’11.9.2010