I Carabinieri della Stazione di Cirò Marina arrestano un trentenne cirotano e denunciano il fratello. Si erano collegati illegalmente alla rete elettrica tramite un “by-pass” utilizzando l’energia rubata per alimentare parte della sua azienda alimentare comprendente anche varie celle frigorifere e sistemi di illuminazione industriale.
I bassi consumi registrati nei mesi scorsi dalla sede centrale della società erogatrice di energia hanno attirato l’attenzione dei verificatori su un azienda alimentare di proprietà di due fratelli cirotani. Accompagnati dai Carabinieri della stazione di Cirò Marina i tecnici verificatori si sono recati presso l’azienda in questione per effettuare un sopralluogo. Fin da subito i tecnici hanno notato qualcosa di strano comparando i consumi registrati dal contatore con i numerico di macchinari in funzione nell’impianto. E’ stata quindi, in prima battuta, effettuata un ispezione visiva dei contatori dalla quale però a prima vista non emergevano particolari anomalie. In seguito gli operatori dell’Enel hanno proseguito nel controlli interrompendo l’erogazione di energia tramite l’apposito quadro elettrico per verificarne il corretto funzionamento. Da ciò è emerso che nonostante l’interruzione di energia parte dei macchinari dell’azienda continuavano a ricevere energia e funzionare normalmente. E’ stata quindi avviata la procedura per individuare il presunto “by-pass” tramite l’intervento di una ditta specializzata per effettuare gli scavi necessari alla sua localizzazione. Il dispositivo è stato in fine ritrovato ad un’ottantina di centimetri di profondità in prossimità del contatore.
Il danno prodotto alla compagnia elettrica per la mancata corresponsione del canone mensile è stato quantificato dai tecnici in quasi quaranta mila euro.
Le rilevanze investigative sono state quindi riferite al Dott. Barlafante Ivan, che ha coordinato le indagini per la Procura di Crotone, il quale ha disposto per uno dei due proprietari, presente all’atto dell’intervento e gestore diretto dell’azienda, l’arresto mentre l’altro proprietario è stato denunciato in stato di libertà.