Presente più che mai la Polizia Municipale nella lotta all’abbandono dei rifiuti in città da parte di soggetti dediti all’attività illecita di “svuotacantine” e di tutti quei cittadini che non riescono ad adeguarsialla raccolta differenziata. A queste criticità fa fronte il Reparto Ambientale della Polizia Municipale di Messina al comando del Commissario Giovanni Giardina, Comandante vicario del Corpo, collaborato dall’Ispettore Capo Giacomo Visalli coordinatore del reparto.
Gli agenti, questa settimana, hanno individuato ed identificato diversi soggetti responsabili dell’abbandono, nell’alveo del torrente Bordonaro, di rifiuti speciali provenienti da demolizioni. Ad incastrare i responsabili sono state le telecamere sparse in città e le fototrappole in dotazione al Corpo. Grazie a queste ultime, ad oggi, sono state accertate ben 300 violazioni per errato conferimento dei rifiuti, gran parte dei quali come abbandono al suolo (art. 255 D.Lgs 152/06). Alcuni cittadini non riescono a farne a meno e allora si disfano di tutto, dai sacchetti di indifferenziata agli elettrodomestici addirittura bombole del gas e pneumatici da auto. Questo è quello che ha immortalato l’occhio indiscreto delle telecamere.
Comuni cittadini che, pubblicamente ripudiano taluni comportamenti, ma che poi nelle ore serali o nelle prime ore dell’alba si “abbandonano” ad essi. A questi si aggiunge chi si improvvisa imprenditore e mette su, dall’oggi al domani, un’attività di gestione di rifiuti. Se una ditta regolarmente iscritta e munita di formulario esegue il trasporto per 100€ ecco che si presenta l’imprenditore improvvisato che esegue lo stesso trasporto per 50€. In questo caso i materiali prelevati dal cantiere finiranno quasi certamente nell’alveo di uno dei 72 torrenti cittadini, con la grave conseguenza che tale materiale costituirà un ostacolo al regolare deflusso delle acque meteoriche oltre ad un grave degrado. Questo è quello che è accaduto questa settimana nel Torrente Bordonaro e che gli agenti del reparto Ambientale hanno scoperto; grazie ad una delicata attività d’indagine sono riusciti a risalire all’immobile oggetto di ristrutturazione. Sempre nello stesso torrente è stato possibile individuare un ennesimo soggetto responsabile dell’abbandono di rifiuti lignei che, fermato dagli agenti dopo l’abbandono, aveva negato d’aver commesso il fatto. Anche in questo caso la videosorveglianza della zona ha permesso di incastrare l’uomo; dalle immagini di questa si è potuto infatti ricostruire tutto il tragitto, il materiale trasportato ed il punto esatto dell’abbandono. In entrambi i casi si è proceduto al deferimento dei responsabili all’Autorità Giudiziaria ed al sequestro delle aree oggetto di discarica nonché dei veicoli utilizzati.
Alla bonifica di queste dovranno pensare loro stessi, al momento nominati custodi giudiziari. Nella zona sud della città un impianto di sorveglianza del reparto Ambientale, appositamente collocato dagli operatori per il controllo ambientale di una zona attenzionata dagli stessi per il continuo abbandono e successivo incendio di rifiuti, è stato rimosso da alcuni soggetti. Grazie all’attività d’indagine degli uomini del commissario Giardina e dell’Ispettore Visalli, si è riusciti ad individuare l’esatta posizione dell’apparecchiatura trafugata. Recuperata l’attrezzatura, per i responsabili è scattata la denuncia per furto. L’attività della Municipale prosegue in sinergia con la Messinaservizi Bene Comune con il censimento delle zone in cui si sta procedendo alla rimozione degli ultimi cassonetti per la raccolta dei rifiuti, entro la fine del mese si prevede la rimozione di tutti i cassonetti. Il comandante Giardina ringrazia tutti i cittadini che nelle ultime settimane hanno collaborato attivamente segnalando casi di abbandono di rifiuti e coloro che, come la testata giornalistica TEMPOSTRETTO ed alcune Circoscrizioni, non si sono limitati a pubblicare le immagini delle aree degradate della città ma hanno concretamente agito donando fototrappole per il controllo del territorio.