“Fermare subito il sistema da macelleria sociale per i lavoratori impegnati nella raccolta dei rifiuti nei 38 Comuni dell’ Ato Messina 2”. L’appello è di Enzo Testa, segretario generale della Fit Cisl di Messina che denuncia come, contravvenendo a tutte le normative di legge in materia di lavoro e non tenendo conto neanche delle circolari impartite dall’ Assessore regionale Marino sulle modalità da seguire nei subentri per cambio di ditte appaltatrici, alcuni dei 38 Comuni dell’ambito che va da Villafranca a Brolo utilizzano nelle assunzioni criteri da “Prima Repubblica” .
“Eppure – prosegue Enzo Testa – le normative sono chiare e parlano unicamente di mantenimento dei precedenti livelli occupazionali e di criteri di anzianità di servizio.
Ato e Comuni devono spiegare chi e quando pagherà le mensilità pregresse che vantano i lavoratori, da dieci a 13 stipendi, dei quali nessuno parla più”.
La Fit Cisl ritiene obbligatorio che Comuni, Ato e parti sociali si mettano attorno a un tavolo per definire criteri e regole di reimpiego dei lavoratori, “per dare a tutti dignità e piena occupazione – conclude Testa – senza clientelismi o forzature da parte di alcuno. Se questo non sarà ci vedremo costretti a rivolgerci alla Magistratura”.