Di seguito la nota dell’Associazione Culturale “Prima Italia” permenutaci stamani al fine della diffusione: <<A proposito del libro-progetto “Viteliù” di Nicola Mastronardi: ripristinare la verità storica! Ed ognuno si assuma le proprie responsabilità socio-culturali e storiche! L’associazione culturale “Calabria Prima Italia”, fondata da Domenico Lanciano in Badolato Marina (CZ) nel 1988 (tel. 320-7982378), con presidente dal 2004 l’avv. Giovanni Balletta di Catanzaro (tel. 338-1666654), ha notato che in questi ultimi mesi c’è in alcuni ambienti intellettuali e persino istituzionali del Molise e dell’Abruzzo la tendenza a propagandare in giro per la penisola (specialmente tramite il “Progetto Viteliù”, la conseguente e pur lodevole presentazione itinerante del libro “Viteliù” di Nicola Mastronardi, nonché attraverso numerosi interventi giornalistici su carta stampata e sul web, come www.almosava.it fondato e diretto dall’agnonese Enzo Delli Quadri) non una semplice ipotesi ma addirittura la ostentata e baldanzosa sicurezza che il nome Italia sia nato in Abruzzo-Molise (attorno al 91-88 a.C,) e che proprio tale periodo osco-sannita dell’ultima guerra italica contro Roma sia stato addirittura la “Prima Italia”.
L’associazione culturale “Calabria Prima Italia” contesta fermamente e formalmente tale insinuazione che sconfina in una insistente disinformazione (nonostante ripetute obiezioni verbali e scritte) e ribadisce che la dizione “Prima Italia” appartiene soltanto al periodo della nascita del nome Italia nell’Istmo di Catanzaro (tra i golfi di Squillace e di Lamezia) attorno alla metà del 2° millennio avanti Cristo, oltre 35 secoli fa, fino alla diffusione del nome nei territori della Magna Grecia, dopo di che è necessario fare riferimento ad altri contesti e, di conseguenza, ad altre dizioni o definizioni. Pertanto, invita chi insiste nell’atteggiamento di collocare la “Prima Italia” al di fuori del predetto periodo calabrese (autori, istituzioni e sponsors compresi) a prendersi le proprie responsabilità di fronte alla Storia, alle presenti e alle future generazioni. Invita, altresì, gli interessati, chi è stato “contagiato” da tali inesattezze ed anche i lettori a documentarsi meglio, pure con semplici ricerche su internet per avere almeno un più adeguato orientamento. Meglio sarebbe poter consultare testi-chiave dei numerosi antichi Autori greci (come Aristotele che ha grande fama di attendibilità storica) o testi-chiave più attuali come “Calabria la Prima Italia” dell’Enciclopedia Italiana Treccani – Editalia (Roma 1999) o come “Calabria the first Italy” di Gertrude Slaughter (Università del Wisconsin, USA, 1939) ed altre pubblicazioni attinenti.
Si evidenzia quanto sopra non certo per campanilismo ma per pura e semplice verità storica! L’augurio è che Agnone del Molise voglia organizzare, prima possibile, non soltanto un apposito convegno-verità ma possa realizzare all’interno della Biblioteca Comunale una sezione “Prima Italia” dove far convergere tutti gli studi e le documentazioni attinenti.
Ma l’appello è rivolto pure alle più alte Istituzioni calabresi (Scuole ed Università comprese) affinché si realizzi a Catanzaro (luogo di nascita del nome Italia) tutto un circuito documentario, museale e multi-mediatico per valorizzare questa ingente risorsa nazionale da condividere con altri, così come Reggio Emilia ha realizzato, attorno alla nascita del tricolore, tutta una serie di attività che incidono molto utilmente su cultura, immagine ed economia della città, attraverso un intelligente “marketing territoriale “ ben finalizzato e particolarmente curato.