“L’unica organizzazione per garantire l’attività di pediatria è quella adottata dalla direzione strategica, su proposta del primario del reparto di Pediatria di Soverato dott. Provenzano, che da luglio andrà in pensione, e dal direttore sanitario del presidio di Soverato dott. Giuseppe Panella, perché sono venute meno tre unità: due si sono pensionate e un’altra è in aspettativa”. A precisarlo è il direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro dott. Mario Catalano che spiega il perché è stato sospeso il servizio notturno attivo dell’unità operativa di Pediatria all’ospedale di Soverato, ma non quello di reperibilità che garantirà comunque e sempre l’assistenza pediatrica.
“Venute meno queste tre unità – ha detto Catalano – l’Azienda non può che accettare la rimodulazione dell’attività organizzativa della Pediatria proposta dal primario, con la super visione del direttore sanitario di presidio, perché non ha altro mezzo se non riorganizzare il lavoro in virtù delle risorse e del personale che ha disposizione. Dal primo marzo, infatti, si è pensionato un medico pediatra, dal primo luglio andrà in pensione il primario Provenzano, che attualmente non è in servizio perché sta utilizzando le ferie non godute ma sta comunque dando una mano alla struttura, e poi un altro medico, per gravi motivi di famiglia, si è messo in aspettativa. Da qui la necessità di rimodulare necessariamente il servizio in base ai 4 pediatri attualmente in servizio. Tra l’altro, con questa riorganizzazione l’assistenza al parto è garantita, in quanto i medici hanno il turno di guardia, quindi non possono fare il Pronto soccorso, e garantiscono il servizio in regime di reperibilità”.
“Noi abbiamo chiesto la deroga all’assunzione per quanto riguarda il turnover – ha precisato Catalano – con la possibilità di bandire concorsi per la specialità di pediatria, e questo l’abbiamo chiesto con note ufficiali sia al sub commissario che al Tavolo ministeriale, ma allo stato non è stata concessa: in tutta la Calabria non hanno dato deroghe nonostante il ministro Balduzzi aveva previsto uno sblocco parziale del turnover nel numero del 15% dei pensionati, e proprio sulla base di questa nota ministeriale come Asp abbiamo fatto istanza per chiedere l’autorizzazione al turnover del 15%, non è stata concessa né a noi né a nessun’altra Azienda. Non è infatti stata concessa deroga all’assunzioni in nessuna disciplina e in nessuna azienda della Calabria”.
“Se continuerà ad essere inibita l’assunzione con l’aggravio del blocco del turnover – ha evidenziato il direttore sanitario Catalano – e continueranno i pensionamenti di medici e infermieri per raggiunti limiti di età, il problema della Pediatria si allargherà ad altre discipline, senza che l’Azienda sanitaria possa ovviare a questo problema, perché esiste un blocco assoluto delle assunzioni. Alla luce di ciò è imprescindibile, per poter mantenere l’attività a Soverato, una riorganizzazione del servizio di Pediatria in virtù del personale che abbiamo a disposizione e questa è l’unica possibilità, cioè mantenere il servizio diurno. Anche perché se un medico fa la notte poi il giorno dopo non lavora e quindi a questo punto si metterebbe a rischio anche il diurno”.
“L’Azienda sanitaria – ha sottolineato il dottore Catalano – subisce la condizione di non poter assumere nuovo personale, non la determina, se fosse per l’Azienda infatti sarebbe stato assunto del nuovo personale in sostituzione di chi va in pensione, tant’è che abbiamo chiesto le deroghe per le assunzioni ma ci sono state negate. Quindi a questo punto l’Azienda non può fare altro che riorganizzare i servizi in base alle risorse umane che ha disposizione. Per questo le dimostranze non vanno fatte all’Asp ma ai sub commissari e al Ministero per chiedere come mai non si autorizzano i turnover”.
“La situazione che si è venuta a creare nel reparto di Pediatria a Soverato – ha concluso il direttore sanitario – potrebbe avvenire anche in altri reparti dei nostri ospedali, proprio perché ci sono dei pensionamenti e l’Azienda è impossibilitata a poter garantire gli stessi servizi se non si sblocca il turnover”.