Giovedì 23 aprile, alle ore 11:00, nell’Unità Operativa Oncologia, posta al primo piano torre A dell’Ospedale di Lamezia Terme, si svolgerà la cerimonia di consegna di alcuni libri per i pazienti. L’evento, denominato “Leggere per guarire”, fa parte dell’iniziativa nazionale #ioleggoperché” indetta dell’Associazione Italiana Editori, che ha fatto appello a tutti quelli che credono nel valore sociale della lettura, che sono diventati messaggeri ed ambasciatori del progetto.
In sintonia con questa iniziativa nazionale, è nata una fruttuosa collaborazione tra l’ASP di CZ – Ospedale “Giovanni Paolo II” e la Libreria “BIBLOS” di Lamezia Terme che sfocia in un evento pubblico nell’ospedale lametino, nel corso del quale sarà presentato il progetto e distribuito materiale divulgativo a sostegno della lettura che aiuta il benessere.
Alla cerimonia di consegna parteciperanno il Commissario straordinario, dott. Giuseppe Perri, che ha accolto con favore il progetto, il Direttore sanitario del Presidio, dott. Domenico Tomaino, Don Natale Colafati, il personale del reparto, l’Ufficio URP, le associazioni AVO ed Alice Comen, attive nel reparto di Oncologia , giovani aderenti a gruppi scout, e giovani in servizio civile.
I messaggeri consegneranno i libri regalati dalle case editrici dell’A.I.E. al reparto di Oncologia perché siano posti a disposizione dei pazienti al fine di poter vivere meglio i momenti di cura ed essere aiutati a guarire con il piacere della lettura .
Gli studi dimostrano infatti che la lettura fa bene allo spirito, alla mente ed anche al corpo: la lettura lenisce le ansie, crea momenti di benessere, genera pensieri positivi attraverso l’eco delle nuove idee nate dalla lettura delle storie.
L’ospedale entra così, a ben ragione, nel tessuto della società civile come parte attiva dell’iniziativa a respiro nazionale #ioleggoperché, articolato in un’ampia serie di iniziative, azioni, eventi mediatici, e ne fa occasione del progetto permanente “Leggere per guarire” a favore dei propri assistiti. Si apre così ad esperienze di cura che mettono al centro la persona nella sua dimensione più ampia mentre l’associazionismo porta la sua cultura della solidarietà e la sua straordinaria capacità di instaurare relazioni con le persone che attraversano periodi di disagio e di malattia.”
L’iniziativa coinvolgerà il personale medico e paramedico, gli ammalati, le persone che accompagnano i pazienti, o che vengono a visitarli e quanti vorranno prendervi parte.