Tutto pronto per la seconda edizione della manifestazione di salute, solidarietà e sport “Tutti matti per il calcio”, che si terrà domani giovedì 5 giugno alle 17:00 nello stadio Guido D’Ippolito. L’iniziativa promossa dal Centro di Salute Mentale, consisterà in un quadrangolare che vedrà protagonista innanzitutto la squadra degli “Special boys”, che saranno affiancati da alcuni giocatori della Vigor Lamezia, poi la rappresentativa calcistica del Comune, quella della Confcommercio e degli avvocati del Foro lametino.
«Potrebbe sembrare una manifestazione ludica – ha affermato il dg Gerardo Mancuso – ma sovrintende un significato più importante che è il tema dell’integrazione: il paziente psichiatrico è stato inteso sin dagli inizi del secolo scorso come un paziente degente, cioè che aveva un percorso prevalentemente ospedaliero e invece negli ultimi anni questo concetto è cambiato, perché il paziente deve essere riabilitato alle mansioni di vita quotidiana. Questa manifestazione esprime a tutto tondo il concetto di integrazione e di riabilitazione alle attività quotidiane che il calcio si presta a rappresentare in termini esatti, perché il calcio è un’attività sportiva che appartiene a tutti. Il calcio è una attività sportiva d’integrazione, dove il gruppo ha una fondamentale importanza nel raggiungere il risultato».
«Nell’ambito delle attività riabilitative il Centro di Salute Mentale, attraverso il progetto “Tutti matti per il calcio” – ha spiegato Rossella Manfredi, responsabile del Csm – anche quest’anno intende promuovere una partita di calcio tra gli utenti in carico al servizio del Csm e la rappresentanza calcistica del Comune, della Confcommercio e degli avvocati del Foro lametino che hanno dato la loro disponibilità a disputare gli incontri di calcio. Nei giorni scorsi i ragazzi si sono allenati al campo sportivo “Provenzano” con la partecipazione di volontari e familiari. Scopo della manifestazione è dare risposte al disagio psichico attraverso attività che abbattono lo stigma sociale e creano integrazione, nella convinzione che proprio grazie allo sport si possa “produrre salute mentale”, in particolare con il calcio, che presenta molte valenze riabilitative e terapeutiche».