L’accordo siglato tra la Regione Calabria e l’INAIL (Istituto nazionale d’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), che sancisce l’apertura del Centro protesi a Lamezia Terme, è stato raggiunto dopo oltre 15 anni dall’inizio del progetto e consentirà di erogare a un bacino di 5 mila utenti prestazioni di assistenza sanitaria riabilitativa non ospedaliera, che integrano quelle offerte dal servizio sanitario nazionale, in attuazione all’accordo Stato-Regioni del 2012.
La Convenzione, che avrà durata quinquennale e potrà essere rinnovata, prevede l’erogazione da parte dell’Asp di Catanzaro di servizi di riabilitazione estensiva mediante l’allocazione nell’immobile dell’Inail di 40 posti letto gestiti dall’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme (DPRG n. 106 del 2012); l’erogazione da parte dell’Inail di prestazioni di assistenza protesica, sanitaria e riabilitativa non ospedaliera, anche in regime residenziale, con i correlati accertamenti diagnostici, nonché l’erogazione di prestazioni necessarie al recupero dell’integrità psicofisica ed al reinserimento socio-lavorativo.
L’accesso alle prestazioni fornite dal “Polo integrato” sarà consentito agli infortunati sul lavoro, ai tecnopatici e ad ogni altro soggetto affetto da menomazioni, congenite o acquisite, indipendentemente dal riconoscimento dello stato di invalidità. Gli operatori da impiegare saranno in parte reperiti tra i dipendenti in soprannumero, che transiteranno nel Centro Protesi, il personale tecnico sarà messo a disposizione dall’Inail, mentre le figure che dovranno completare l’organico saranno reclutate mediante i concorsi che l’Asp bandirà, previa autorizzazione della Regione Calabria.
“Abbiamo lavorato intensamente per realizzare un modello organizzativo di pregio – ha spiegato il Dg Mancuso – quello che abbiamo realizzato è profondamente diverso dal modello originario che prevedeva soltanto un’officina meccanica, appunto un centro protesi, capace di gestire ed evadere gli ordini di protesi che venivano delle varie regioni per pazienti che avevano avuto un incidente sul lavoro. La consistevole riduzione, fortunatamente, del numero di infortuni sul lavoro e l’idea di implementare anche ai cittadini di non competenza Inail, cioè non infortunati, ci ha spinti ad un progetto completamento diverso dall’originale. Anzitutto abbiamo costituito una partnescip fra Sistema Sanitario Nazionale e Istituto Inail, per offrire prestazioni sanitarie a tutti i cittadini, poi abbiamo realizzato un’attività di ricovero ordinario istituendo 40 posti letto di riabilitazione intensiva e attività di riabilitazione estensiva e specialistiche, poi abbiamo unificato le attività del Centro Protesi con l’Ospedale di Lamezia Terme per realizzare una vera integrazione della attività assistenziali sanitarie. Infine abbiamo immaginato di allocare attività di ricerca innovativa per rendere il Centro visibile dalla comunità scientifica mondiali, col progetto della mano bionica. Per effetto di questo nuovo progetto il Centro si chiama “Centro di Riabilitazione, Protesica e Ricerca” Inail-Asp Catanzaro e consentirà di erogare prestazione sanitarie per tutti i cittadini calabresi e per i cittadini del nostro paese”.
“Si è costituito un percorso assistenziale completo per affrontare problemi di riabilitazione neurologica, motoria e cardiologica, nonché tutte le attività assistenziali specialistiche di tipo ortopedico – ha aggiunto Mancuso – questa fase di realizzazione del progetto è durata solo un anno attraverso incontri e riunioni continue con Inail, che stride con il lungo periodo in cui non si è fatto nulla per ben 16 anni, durante i quali non si è realizzata neanche l’officina meccanica, unica attività del progetto. Per effetto di questa rimodulazione, a regime il Centro consentirà di avere una presenza di utenti e di accompagnatori stimata in circa 5.000 cittadini e consentirà di sviluppare un indotto importante come ristorenti, alberghi e servizi. Perciò quello che abbiamo pensato è un progetto di grande respiro che darà al territorio grande visibilità e costituirà anche un volano di sviluppo e di lavoro”.
Il protocollo d’intesa è stato siglato dal governatore Giuseppe Scopelliti e dal presidente dell’Inail Massimo De Felice, alla presenza del direttore generale dell’istituto Giuseppe Lucibello, del presidente del Consiglio regionale Franco Talarico e del direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso. L’incontro si è tenuto nella sede della Fondazione Terina, dove tutto è pronto per ospitare il Centro protesi, una struttura destinata a servire il Mezzogiorno e parte dei Paesi Arabi.
Nella stessa giornata è stata sottoscritta dal dirigente generale del dipartimento salute, Bruno Zito, dal Dott. Gerardo Mancuso, dal responsabile della direzione centrale riabilitazione e protesi Inail, Luigi Sorrentini, e dal direttore regionale Inail. Calabria Daniela Petrucci, la prima convenzione attuativa del Protocollo che rappresenta un presupposto fondamentale per sviluppare la piena integrazione tra i servizi forniti dall’Inail e dalle strutture sanitarie regionali, con l’obiettivo di garantire prestazioni di eccellenza sul territorio calabrese.
“Il lavoro di progettazione è stato lungo – ha dichiarato Massimo De Felice – ma si è concluso con due firme importanti. L’accordo quadro apre prospettive di collaborazione sui temi della ricerca scientifica e tecnologica in ambito protesico, della riabilitazione e del reinserimento sociale e lavorativo, della promozione della pratica sportiva per le persone con disabilità. La firma della Convenzione attuativa per la realizzazione del Polo integrato di Lamezia Terme segna da subito un atto concreto che potrà portare grandi vantaggi al territorio calabrese, e rappresentare un polo di riferimento per le regioni del Sud Italia”.
“La sottoscrizione Regione-Inail nasce da un accordo datato nel tempo – ha affermato Giuseppe Scopelliti – questo lascia immaginare quanto poco interesse ci sia stato anche verso questo importante centro. In questi ultimi anni ci siamo concentrati per recuperare il tempo perduto ed oggi attraverso la convenzione diamo concrete prospettive per l’apertura di questa fondamentale struttura sanitaria. Il centro é ultimato, adesso dobbiamo aspettare i tempi tecnici per le procedure di gara. Faremo di tutto per inaugurarlo entro 10 mesi al massimo. Sarà un riferimento importante per il mezzogiorno e tutto ciò dimostra il modo concreto con cui noi lavoriamo per risolvere i problemi. Ringrazio l’Inail e l’Asp di Catanzaro per aver lavorato in sinergia”.
Per Talarico “non era facile, in una condizione finanziaria così difficile, portare a casa un risultato che possiamo definire storico”. Il presidente del Consiglio regionale ha inoltre affermato che il Centro protesi Inail “avrà un legame molto stretto con l’ospedale lametino” che avrà la gestione dei 40 posti letto per la riabilitazione”.