Di seguito la nota integrale diffusa stamani dell’Area Civati di Messina: <<In relazione alla vicenda dell’occupazione, lo sgombero da parte della forza pubblica, su richiesta del Comune di Messina, e la successiva rioccupazione dei locali della scuola Foscolo da parte degli attivisti del Pinelli, l’Area Civati del PD Messina, Associazione “E’ Possibile”, sottolinea come, ancora una volta, l’approccio della politica cittadina sull’utilizzo dei beni comuni risulti carente e arretrato, soprattutto da parte della Giunta Accorinti che in campagna elettorale aveva sostenuto la necessità di avviare un percorso di condivisione di spazi e idee sul territorio cittadino, principi per i quali aveva anche dato impulso alla creazione di un Laboratorio definito MessinaBeniComuni.
Ribadiamo che le esperienze di centri sociali occupati sono realtà presenti in quasi tutte le medie e grandi città italiane da anni, e che se non vi sono richieste di sgomberi da parte delle amministrazioni locali, è evidentemente perché si riconosce agli occupanti una funzione sociale della loro presenza e del loro progetto. Anche in questo caso, come in passato per la Casa del Portuale ed il Teatro in Fiera, è stato occupato dal collettivo Pinelli, un luogo dismesso e abbandonato da tempo dalle istituzioni cittadine ed adesso utilizzato per dibattiti ed attività culturali e sociali, nonché laboratori e attività di dopo scuola a favore dei bambini ma anche degli anziani.
In una città dove gli spazi culturali e di discussione pubblica sono praticamente inesistenti, dove ogni attività di socializzazione ha un prezzo, andrebbe invece valutato positivamente lo sforzo di chi, del tutto volontariamente, si impegna per ripristinare e rendere fruibili alla cittadinanza luoghi aperti destinandoli alla socializzazione ed all’espressione delle proprie idee. A maggior ragione , questi principi andrebbero appoggiati e favoriti, attraverso l’adozione di provvedimenti da parte della Giunta che potrebbe normare e regolamentare tali iniziative creando quindi quei presupposti di legittimità e certezza per l’uso di tali spazi da parte dei volontari e dei cittadini, specie in quei Quartieri difficili e poco serviti come parte del territorio della V circoscrizione.
In conclusione, piuttosto che sgomberare gli occupanti della scuola Foscolo, lasciando l’immobile abbandonato all’incuria ed ai vandali per chissà quanto tempo, come già avvenuto per il Teatro in Fiera e la Casa del Portuale, si consiglia alle istituzioni comunali di promuovere tali attività anziché reprimerle, approcciandosi alla diversità culturale e politica nella nostra città come un’opportunità e non come una minaccia, regolamentando l’uso degli spazi e dei servizi pubblici e tollerando gli spazi occupati quando se ne riconosca l’utilità sociale.>>