Nonostante le parziali rassicurazioni del Governo Meloni, gli agricoltori italiani continuano imperterriti nella loro protesta che, ricordiamo, non è uno sciopero ma una “rivendicazione” sacrosanta dei diritti non riconosciuti dall’Europa prima e dai governi nazionali poi, una politica che di comunitario ha ben poco e che riesce soltanto a calpestare le regole della leale concorrenza a danno esclusivo dei paesi facente parti dell’Unione. Troppo alti gl’interessi in gioco, e l’Europa, ma ancor prima il Governo italiano, devono ascoltare il grido di allarme lanciato dagli agricoltori che non riescono più a far fronte alla concorrenza sleale degli altri paesi produttori che, con regole meno restringenti di quelle europee, riescono a produrre a costi notevolmente inferiori creando, di conseguenza, lo squilibrio oggi esistente.
Anche gli agricoltori calabresi si sono già accodati alle colonne di trattori e camion che da giorni stanno manifestando in tutta Europa il loro totale dissenso. In Italia ed in particolare in Calabria, dopo la protesta di Rosarno di alcuni giorni fa (4 febbraio u.s.) dove i trattori provenienti dalla locride hanno dato pieno e consistente supporto al presidio organizzato e diretto da Antonio Zangari (alias “il gigante buono”), si replica domani la manifestazione rumorosa ma civile dei trattori che si sono dati appuntamento per le ore 08.00 del 15/02/2024, esattamente al bivio sud della S.S. 106 che divide i Comuni di Bovalino ed Ardore (zona Eurohotel). A presiedere il sit-in sarà, per la locride, Domenico Comito. Sarà una manifestazione civile e democratica, con tanti giovani agricoltori ed allevatori provenienti dai vari paesi della locride, supportati dalle Istituzioni (è prevista la partecipazione di numerosi Sindaci della fascia jonico-reggina) e dalle forze dell’ordine che disciplineranno il regolare svolgimento dell’evento.
Ma quali sono gli obiettivi da raggiungere? Innanzitutto la revisione del Green Deal europeo, poi il contrasto alla concorrenza sleale e alla diffusione dei “cibi sintetici” ed il riconoscimento del valore del made in Italy. Tutti valori di rilevante importanza cui è impossibile rinunciare, perché al businnes economico è assolutamente prioritaria la salvaguardia della nostra salute e di quella dei nostri figli e dei nostri nipoti. Quindi appuntamento domani ad Ardore (Rc) per dire ancora una volta no alla concorrenza sleale ed alla creazione di cibi sintetici.
Pasquale Rosaci