Il TropeaFestival Leggere&Scrivere ha inaugurato la sua penultima giornata con i racconti di viaggio di una eccellente platea di relatori. A discuterne, l’antropologo e scrittore Mauro F. Minervino, il giornalista Michele Gravino (National Geographic) e il giornalista e blogger Giuliano Santoro. La meta privilegiata del viaggio di oggi è la Calabria attraverso i luoghi e i tempi: ognuno degli ospiti ha raccontato la filosofia del viaggio, nell’attraversare la nostra terra, perché “non è necessario andare lontano per trovare periferie interessanti quanto quelle del resto del mondo”, racconta Mauro Minervino. Il viaggio emotivo attraverso il ricordo aveva già trovato un riscontro ieri con l’audio-viaggio verso Soriano Calabro e il reading di Carmine Abate sulle note della chitarra battente di Cataldo Perri.

Ed è continuato oggi, concentrandosi sul presente, sulle nostre strade che indicano il passato e il futuro della Calabria raccontate nel libro “La Calabria brucia” e “Statale 18” di Minervino, e “Suduepiedi” di Giuliano Santoro, tratto dal famoso blog del giovane giornalista. L’incontro, moderato dalle domande della giornalista Rai Livia Blasi, è continuato sulla scia della storia, degli antichi racconti di viaggio spesso falsati dalla moda esotica: si è parlato di un giornalismo di viaggio storicizzato, di una generazione fantasma, quella dei trentenni di cui Santoro tratta appunto nel suo libro.

Anche la stessa immaginazione del viaggio può cambiare con l’abbattimento delle frontiere fisiche, che soprattutto con il digitale, supporto imbattibile del formato video, può permettere un viaggio immobile. La rassegna continua nel pomeriggio di oggi, dove si parlerà di uno degli aspetti del viaggio che più hanno caratterizzato il nostro Paese, l’emigrazione. Vito Teti e Laura Marchesano racconteranno episodi delle donne migranti, delle cause di questa diaspora femminile spesso ignorata dalla storia che si occupa solo di una parte dei fenomeni di massa, come l’emigrazione maschile, a seguire ancora una grande storia d’Italia e giornalismo con Ludina Barzini. Ad ospitare tutti gli incontri sarà, come sempre, il Museo Diocesano di Tropea.

Ma è stasera che il TropeaFestival culminerà la sua prima edizione con la prima delle due finali del Premio Nazionale Letterario Tropea. Una splendida serata tra le sale dell’Hotel Tropis vedrà presenti una serie di ospiti d’eccezione: i tre finalisti del Premio, Benedetta Cibrario, Alessio Torino e Mimmo Gangemi, la presidente della giuria tecnico-scientifica, Isabella Bossi Fedrigotti, Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, soggetto capofila del TropeaFestival, i rappresentanti delle tre principali università calabresi, Alfredo Focà, Melania Salazar e Giovanni Latorre. E ancora, Massimiliano Ferrara, direttore generale del Dipartimento 11 della

Regione Calabria e Saverio La Ruina, attore della compagnia castrovillarese Scena Verticale, vincitore dell’ultimo premio Ubu. Ad allietare la serata il tocco musicale del Maestro Sergio Coniglio, intorno a mezzanotte un reading musicale e letterario dello scrittore Franco Dionesalvi.

Attraverso le domande dei conduttori Livia Blasi e Pasqualino Pandullo, i tre finalisti racconteranno le loro opere in attesa del verdetto di domani, 16 dicembre, serata della finalissima del Premio. In attesa della finale di uno dei sette premi più importanti in Italia, altri incontri pieni di stimoli accompagneranno la giornata di domani: giornalisti come Pino Scaccia e scrittori come Giovanna Loccatelli illustreranno il giornalismo tradizionale e quello della nuova generazione di social network; il pubblico sarà accompagnato in un volo pindarico sul Risorgimento italiano e calabrese con scrittori affermati del calibro di Vito Teti e Luigi Michele Perri che presenteranno i due romanzi, “Il patriota e la maestra” (Teti) e “Il monocolo” (Perri); a preparare la finalissima del premio, invece, il magistrato Nicola Gratteri, i giornalisti Gregorio Corigliano, Arcangelo Badolati e Antonio Nicaso che festeggeranno col pubblico i 50 anni di attività della casa editrice calabrese Pellegrini. La serata conclusiva del festival e del premio sancirà il definitivo vincitore della sesta edizione del “Tropea”.

 

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