CMdB accoglie con favore l’approvazione della modifica allo statuto dell’AMAM, con l’eliminazione dallo statuto della inattuata previsione di cessione di parte delle quote ai privati e la definizione di un rapporto di in house providing, che equipara nei fatti la partecipata ad un dipartimento del Comune, attraverso i meccanismi del “controllo analogo” e della “destinazione prevalente di attività”. Questa scelta ci appare di estrema rilevanza politica, e non affatto automatica, dato che si poteva anche dare attuazione alla disposizione della cessione di quote, privatizzare parte del servizio e procedere a gara.
Si è scelto diversamente. Una scelta scontata per noi, ma non per tutti gli altri, in considerazione anche del contesto politico nazionale ed internazionale che muove verso il privato, arrivando a premiare chi privatizza, come nel caso delle politiche adottate dal governo Renzi.
Esprimiamo soddisfazione anche in merito all’approvazione dell’emendamento che include nell’oggetto sociale dell’AMAM la gestione dei rifiuti, perché riteniamo che si possa così sperimentare efficacemente la traduzione in prassi di una visione politica unificata dei servizi pubblici, atta a rispondere ai bisogni della collettività in sinergia e cooperazione.
Servizi dunque, che possono finalmente riacquistare efficienza e trasparenza, senza il continuo ricorrere ad invalidanti esternalizzazioni, ma utilizzando risorse già presenti nel pubblico.
Alla soddisfazione e alla speranza per questa svolta si affiancano tuttavia – e ci pesa ribadirlo – non secondarie perplessità riguardo ai criteri e alle modalità, ancora scarsamente partecipative, con cui si è scelta la governance della nuova AMAM.
Con l’assorbimento del settore rifiuti nell’azienda, ci appare infine fondamentale preservare il lavoro svolto da Alessio Ciacci ed assicurare la prosecuzione della sua esperienza nella gestione dei rifiuti a Messina, nell’ambito della strategia Rifiuti Zero. Il suo anno di lavoro a Messina è stato caratterizzato tanto dagli sforzi per rimettere in piedi un servizio di smaltimento dei rifiuti che negli ultimi 12 mesi si è fermato solo di fronte alla cronica incapacità della Regione di individuare i siti di conferimento e gestirli in modo efficace, quanto dall’incremento della raccolta differenziata e all’organizzazione di iniziative volte a promuovere e diffondere la cultura del riuso e del riciclo, in collaborazione con l’Assessore Ialacqua. Questi elementi ci portano a riporre fiducia non solo nelle sue ormai comprovate capacità tecniche ma anche e soprattutto nel suo appassionato attaccamento alla politica della difesa e valorizzazione del servizio pubblico, in cui – è bene ribadirlo, oggi più che mai – ci ritroviamo pienamente.