La voglia degli anziani di essere protagonisti. La Fnp Cisl ha dato voce ai pensionati del territorio di patti ribadendo il ruolo del sindacato sempre vicino ai più deboli, agli indifesi, “un sindacato che cammina tra le persone”. Un’analisi della condizione degli anziani nel Paese, ma soprattutto sul nostro territorio per capire quale ruolo deve svolgere il sindacato nella tutela dei pensionati. È stato questo il tema al centro dei lavori dell’assemblea della Fnp Cisl tenutasi ieri sera a Patti alla presenza del segretario generale Fnp Messina Bruno Zecchetto, dei segretari provinciali Natale Princiotta e Ninetta Alfino e del responsabile della Zona FNP di Barcellona, Salvatore Alesci. Sindacato e anziani, le ragioni di un percorso comune il tema dell’iniziativa promossa dal responsabile della FNP CISL di Patti, Paolo Fugazzotto, che ha visto una nutrita presenza di iscritti della zona.
Fugazzotto, nella sua relazione introduttiva, ha evidenziato come la società del benessere, con i suoi diritti concreti di cittadinanza per tutti, specie per quelli più svantaggiati, è un lontano ricordo, “ormai un miraggio – ha detto – Con la motivazione che la crisi impone gravissimi sacrifici per tutti, pena l’implosione del sistema Paese, il Governo scarica sui livelli regionali e locali una mole crescente di tasse e balzelli”.
I trasferimenti per la spesa sanitaria e sociale sono stati falcidiati. Il risanamento dei conti pubblici, che possa consentire il mantenimento del rapporto debito/PIL, viene impostato caricando ulteriori oneri sulle spalle della povera gente, rendendo la loro vita, specie agli anziani e ai pensionati, veramente impossibile.
In una società in cui i diritti sono calpestati, si tollerano malaffare e corruzione, anzi spesso premiati. “I giovani – hanno sottolineato – hanno perso la speranza in un futuro migliore, almeno qui da noi, e anche gli anziani sono divenuto un peso. Questa società contiene in sé gravi elementi di disgregazione, tali da mettere in serio pericolo la tenuta della democrazia”.
Entrando nel vivo del tema dell’incontro è stato evidenziato come vi sia una evidente tendenza al populismo. “Il fastidio di avere qualcuno che si frappone tra il “capo” e il popolo – ha ricordato Bruno Zecchetto – si concretizza con l’attacco sistematico al sindacato ed ai corpi intermedi in genere. Il “manovratore” non si deve disturbare: questo l’imperativo categorico”.
Da qui si rafforza in modo esponenziale l’esigenza, specie del sindacato dei pensionati della CISL, di stare vicino alla gente, sul territorio, laddove le piaghe della sofferenza sono più visibili e la necessità di amici e compagni di viaggio, diventa vitale. La Fnp Cisl ha ribadito la sua intenzione di essere sindacato per i più deboli, per gli indifesi, un sindacato che cammina tra le persone, alleviandone laddove possibile i pesi ma mettendo anche in essere un’opera preziosa di informazione.
Dal dibattito è emerso come gli anziani e i pensionati abbiano una vera priorità: tagliare le loro catene e ridiventare cittadini. “Ecco perché l’opera del sindacato è fondamentale – ha aggiunto Zecchetto – I diritti si difendono e si conquistano stando uniti, riprendendo il gusto di parlarci, di discutere. Abbiamo bisogno di capire, di orientarci, di trovare la risposta all’interrogativo che ci angoscia”.