«Molti dei risultati ottenuti dallo Stato negli ultimi decenni si devono all’incessante attività e al tenace impegno della Direzione investigativa antimafia. In un’Isola dove ancora in tanti fingono di voler cambiare, la mostra itinerante, ora approdata a Catania, racconta una storia lunga 30 anni, in un crescendo di emozioni che culminano nel pugno allo stomaco che si avverte davanti ai resti della “Quarto Savona 15”, l’auto su cui viaggiava Giovanni Falcone.
Ma il percorso dell’Antimafia in Sicilia – spesso controverso e travagliato –  più e oltre che attraverso gli oggetti, le immagini e i documenti custoditi nelle teche è sempre attuale monito per tutti i siciliani, affinché mai si abbassi la guardia sul fenomeno mafioso, ancora vivo e pronto ad aggredire l’economia, la Pubblica amministrazione, la società, le nostre stesse vite.
Alla Dia, in occasione di questo importante anniversario, rinnoviamo apprezzamento e riconoscenza, consapevoli dello straordinario impegno che, tutti i giorni, ciascuno dei suoi operatori dimostra sul nostro territorio».
 
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in un messaggio inviato al direttore della Dia Maurizio Vallone, in occasione del trentennale della fondazione della struttura investigativa antimafia.

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