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Il Sindaco, “Siamo la più grande città italiana non capoluogo di Regione e dobbiamo riprenderci il ruolo che ci spetta”. Francesca Raciti eletta nel Consiglio nazionale dell’Associazione dei Comuni.

 Festa a sorpresa per il sindaco di Catania Enzo Bianco per la sua elezione a presidente del Consiglio nazionale dell’Anci. Nel salone Bellini di Palazzo degli elefanti, la giunta al completo, diversi consiglieri comunali, alcuni deputati regionali, dirigenti, funzionari e impiegati comunali hanno applaudito il Sindaco, dopo l’augurio rivoltogli dal cerimoniere del Comune Luigi Maina.

“Siamo –ha detto Bianco, ringraziando gli intervenuti – la più grande città italiana non capoluogo di Regione e dobbiamo riprenderci il ruolo che ci spetta. I primi risultati ci sono: dopo di me il Congresso dell’Anci ha eletto nel Consiglio nazionale la presidente del Consiglio comunale di Catania Francesca Raciti”.

Il Sindaco ha poi sottolineato come nel Consiglio nazionale siano stati eletti anche, del territorio etneo, i primi cittadini di Trecastagni Giovanni Barbagallo, di Sant’Agata Li Battiati Carmelo Galati, i consiglieri comunali di Acireale Rito Greco e di Caltagirone Fabio Roccuzzo.

Biancoha poi ricordato come, in quello stesso salone, nel 1995, avesse riunito i sindaci delle principali città italiane, da Cacciari a Orlando, da Castellani a Bassolino, a Rutelli, per assumere la guida dell’Anci e rilanciarla. Così, nell’autunno di 19 anni fa, a Sorrento, Bianco fu eletto presidente dell’Associazione dei Comuni in un momento particolarmente delicato della vita democratica del Paese: “I sindaci – ha detto – rappresentarono una sutura della grande ferita della credibilità delle Istituzioni”.

Parlando della nuova esperienza Bianco ha sottolineato che “Catania si salva se gode di una considerazione e di un rispetto a livello regionale, nazionale e internazionale, perché il prestigio e la reputazione di una città sono importantissimi”.

Secondo Bianco la sua elezione “è anche un auspicio e un augurio che Catania possa essere all’altezza della riconquistata reputazione, affrontando così con ancor maggiore vigore i mille problemi che la affliggono per avere riconosciuto il ruolo di grande città”, visto che tra l’altro risulta settima tra le città metropolitane d’Italia, prima di Genova,  Firenze, Bologna, Venezia, Cagliari, Messina eReggio Calabria.

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