Nuova interrogazione della parlamentare del Pdl per tutelare il personale militare esposto alla fibra d’amianto. Chiesta l’istituzione della sorveglianza sanitaria per i militari e i lavoratori esposti ad amianto sull’intero territorio nazionale.

“In Italia sono circa 4.000, ogni anno, i decessi per neoplasie correlate all’amianto, dal mesotelioma pleurico ai carcinomi polmonari, senza contare i casi di asbestosi. Sempre nel nostro Paese si calcola che ci siano ancora oltre 32 milioni di tonnellate di amianto da smaltire. Non si può e non si deve più morire di amianto e di incuria”. Ad accendere nuovamente i riflettori sul killer silenzioso la senatrice del Pdl Dorina Bianchi, impegnata da anni, attraverso un apposito disegno di legge e numerose interrogazioni parlamentari, a tutelare la salute dei cittadini dai rischi derivanti dall’amianto.

“E’ una situazione allarmate che perdura malgrado, a partire già dal 1992, sia stato posto il divieto di estrazione, importazione, esportazione, produzione e commercializzazione dell’amianto. Ma ciò, come gli impietosi dati certificano, – prosegue la parlamentare del Pdl – non ha comportato la scomparsa dei materiali contenenti amianto nei luoghi di lavoro e nell’ambiente di vita”.

“L’amianto è un killer silenzioso ma tragicamente attivo. Si trova – insiste la Bianchi – nei tetti, lungo le rive dei fiumi, nei capannoni, nelle discariche abusive ai margini delle città, nelle fabbriche abbandonate, senza dimenticare i siti e le installazioni militari. Proprio per questo, in seguito all’audizione del Procuratore Guariniello presso la Commissione Morti Bianche del Senato che ha messo in evidenza le criticità riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro del personale militare esposto all’amianto – precisa ancora l’esponente politico del Pdl – ho ritenuto opportuno presentare un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Salute, dell’Ambiente, dell’Economia, della Difesa e del Lavoro, affinché si istituisca la sorveglianza sanitaria per i militari ed i lavoratori esposti ad amianto su tutto il territorio nazionale. Occorre, inoltre, applicare le misure di salvaguardia dell’integrità psicofisica per i dipendenti del ministero della Difesa, con l’intento ultimo di sollecitare i ministri competenti ad ultimare le bonifiche dei siti contaminati, rottamando – conclude la senatrice Bianchi – le navi, gli aeromobili e gli autoveicoli nei quali è stata riscontrata la presenza della fibra killer”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *