ARMARCORD – LA NOSTRA ARMA 2 (Edizione F.C.) – (riceviamo e pubblichiamo)
E’ la nuova pubblicazione in cui trentadue Carabinieri (Brig. C. Alberio Agatino, Mar. Algileri Girolamo, Lgt Antonazzo Salvatore, Lgt Azzolini Gianpiero, Lgt Buzzetta Giuseppe, Lgt Caldareri Sigismundo, Mar. Magg. Camerota Francesco, Mar. Magg. c.s. CARRUBBA Mario, Lgt Cavallo Donato, Lgt Carlone Marco, App. S. Collu Gianluca, Lgt Del Franco Francesco, Lgt Di Maria Giuseppe, Lgt Govoni Giovanni, Mar. M. A. s.u.p.s. Grippo Francesco, Car. La Mendola Giuseppe, Gen. C. A. Lisetti Aldo, Lgt Messina Orazio, Mar. Magg. A. s.u.p.s. MILIA Stefano, S. Ten. MINEO Pietro, Mar. Magg. A. s.u.p.s. MOSCHITTA Nicolò, Lgt Rappazzo Giuseppe, Lgt Resciniti Domenico, Lgt Salandra Michele, Lgt Salvino Benedetto, Lgt Schillaci Vincenzo, Brig. SERAFINI Carlo, Cap. Sframeli Cosimo, S. Ten. Simone Leonardo, S. Ten. Sindona Stefano, Mar. Zappia Giuseppe) di ogni parte d’Italia, si raccontano in episodi di vita vissuta durante la carriera militare nell’Arma.
Dimenticati i sacrifici di ogni genere, per alcuni davvero immani, i loro racconti sono un vero inno all’Arma dei Carabinieri. L’idea di raccogliere le esperienze in un volume è stata del Cavaliere Giovanni Silvio Govoni, Luogotenente del ruolo d’Onore, già per lunghi anni Comandante della Stazione Carabinieri di Ventimiglia Principale. Il progetto “ARMARCORD”, sinora unico nel suo genere, dà la possibilità di rivivere singolari emozioni di quando gli autori ebbero il privilegio di servire le comunità del nostro Paese. Sintesi biografiche o di carriere, ricordi di vicende vissute dai protagonisti o da testimoni rappresentate in termini molto semplici o con l’efficacia di vere penne narrative. Si evidenziano storie di lotta alla criminalità organizzata, soprattutto mafia e ‘ndrangheta, con richiami di località tristemente note. Si leggono vicende complesse e violente, dal contrasto al narcotraffico a conflitti a fuoco sostenuti da militari, a volte, rimasti feriti per la cattura di criminali e terroristi. Si conoscono i nomi di alcuni eroi dell’Arma che hanno ricevuto medaglie e ricompense. Storie interessanti che, squarciando la memoria, hanno contribuito a mantenere la libertà e la democrazia nel nostro Paese.
Nei racconti affiora la fiamma del Carabiniere, divenendo traccia luminosa di valori e di umanità tramandata a tutti quei giovani che vorranno ispirarsi a vite esemplari di dedizione. Il Cap. Cosimo Sframeli, coautore, dal canto suo, illumina un periodo buio della Calabria oppressa dalla morsa della ’ndrangheta e dalla piaga dei sequestri di persona. Una ’ndrangheta che ha offerto prove di potenza spietata. Si rivedono le vittime e la gente comune, gli omicidi del Brigadiere Carmine Tripodi e di Antonino Marino, i sequestrati inghiottiti in Aspromonte e i loro carcerieri, i Carabinieri e i Magistrati, che hanno rappresentato una fetta di Stato in Calabria, personificando la stessa Istituzione di appartenenza. Una lotta ad opera di uomini animati da ideali e coraggio, senza mezzi e senza fama mediatica. In ARMARCORD c’è scritta la storia di coloro che hanno messo in gioco il proprio talento e la propria vita, cristallizzando ricordi, sentimenti, sofferenze e frammenti di memoria in cui la parola insegue il pensiero, e non viceversa, in un emozionante crescendo.
La Bandiera di guerra è stata concessa all’Arma dei Carabinieri da Umberto I di Savoia con Decreto-Legge del 25 febbraio 1894. Il vessillo nazionale è decorato di sei Croci di cavaliere dell’ordine militare, tre Medaglie d’oro al valor militare, cinque Medaglie d’argento al valor militare, quattro Medaglie di bronzo al valor militare, due Croci di guerra al valor militare, tre Medaglie d’oro al valore dell’Esercito, undici Medaglie d’Oro al valor civile, una Medaglia d’argento al valor civile cinque Medaglie d’oro al merito civile, un Attestato con medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile, sei Medaglie d’oro al merito della sanità pubblica, sei Diplomi di benemerenza ambientale con medaglia d’oro, una medaglia d’oro di benemerenza per il terremoto calabro-siculo.
Cosimo Sframeli
(nella foto: la copertina del libro e a fianco il Gen. Nistri saluta il Cap. Cosimo Sframeli)