Olivadi 23.8.2011 – Programmata per domani sera, alle ore 21,30, nella Chiesa dell’Addolorata, la presentazione del volume “Zeffirelli, un’Aida tra macrocosmo e microcosmo” di Adele Fulciniti e Brunella Perri, pubblicato nei mesi scorsi dalle edizioni Ursini di Catanzaro. Alla presentazione, a cura dell’Accademia dei Bronzi e della casa editrice, unitamente alle due autrici, parteciperanno Sergio Coniglio, pianista, Daniele Mellace, baritono, Fernanda Iiritano, soprano, e Amerigo Marino, tenore.

Il volume, proprio per l’importanza che riveste nell’ambito dell’opera lirica, era stato presentato prima a Grosseto dalla Società Corale “Giacomo Puccini” e poi a Verona dal noto “Club di Giulietta”. “La presentazione di Olivadi – ha dichiarato Adele Fulciniti – è un atto d’amore nei confronti del mio paese, al quale mi sento tutt’ora legata”.

Lo scorso anno, il libro aveva vinto, da inedito, il primo premio, per la sezione saggistica, alla seconda edizione del Premio “Vivarium”.

Adele Fulciniti, dopo un lungo periodo trascorso in Francia con Jean Marais, a Londra con Laurence Olivier e in Giappone, con una borsa di studio di due anni del Governo giapponese, porta in Italia il lavoro “Yuzuru” (La gru della sera) da lei stessa tradotto per la tesi di laurea e pubblicato dall’Istituto Orientale di Napoli. Forte dell’esperienza televisiva all’estero, collabora a lungo per la Rai, sia alla Radio per i radiodrammi, sia in televisione per le produzioni Rai Regione.

Brunella Perri si è invece diplomata al Conservatorio di Vibo Valentia in pianoforte, sotto la guida di Graziella Provedel. Ha quindi conseguito alcuni corsi di perfezionamento per musica da camera e pianistico, mentre per l’etichetta “Diem Studio” ha registrato musiche di Vivaldi, Schubert e Kreisler. Attualmente insegna pianoforte.

“L’idea di una comparazione tra la piccola Aida di Busseto e la mastodontica Aida di Verona, firmate da Franco Zeffirelli, rispettivamente il 27 gennaio 2001 al Teatro Verdi di Busseto e il 22 giugno 2002 all’Arena di Verona, – sostengono le due autrici – è nata prima di tutto dalla grande ammirazione che abbiamo verso un grande Maestro dell’arte del ‘900 che spazia dal cinema al teatro, al melodramma, con una conoscenza senza pari, nella triplice veste di regista, scenografo e pittore, assolvendo il suo compito con un’abilità e un magnetismo ineguagliabili nel panorama artistico mondiale”. Nel volume, che si conclude con una postfazione dello stesso Zeffirelli, le due rappresentazioni vengono abilmente analizzate sotto tutti i punti di vista e propongono una Aida veramente nuova, capace di coinvolgere gli spettatori in un crescendo di emozioni e di oniriche visioni.

 

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