L’identità multiculturale siciliana risultato di diverse dominazioni”, organizzata dalla Fondazione Salonia e dall’associazione Aurora con il patrocinio del Vittorio Emanuele e del Comune di Messina.
L’esposizione, realizzata dal maestro Dimitri Salonia e da altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana è programmata nell’ambito delle manifestazioni di Agosto per la rievocazione storica “Lepanto 444 – lo spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”.
Mettere in evidenza che l’identità storica siciliana è il risultato di diverse civiltà, ed evidenziare, come dallo scontro di queste, sia poi nata una cultura dell’accoglienza dove hanno convissuto insieme differenti espressioni artistiche, religiose e sociali. E’ questo l’obiettivo della mostra “Dalla scontro alla cultura dell’accoglienza. L’identità multiculturale siciliana risultato di diverse dominazioni”, organizzata nell’ambito delle manifestazioni di Agosto per la rievocazione storica “Lepanto 444 – lo spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”. L’esposizione sarà illustrata il prossimo 5 agosto alle 10.30 nella sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele durante una conferenza stampa alla quale parteciperanno il Sindaco di Messina Renato Accorinti, l’Assessore comunale Carmelo Pino, il presidente dell’Ente Teatro Maurizio Puglisi, il presidente dell’associazione Aurora Enzo Caruso, l’artista e fondatore della Scuola Coloristica Siciliana, Dimitri Salonia, il referente per la Comunità Islamica di Messina Mohamed Refaat e il presidente della Fondazione Salonia Felice Ruggeri. Saranno presenti in sala anche gli altri artisti che parteciperanno alla mostra Alberto Avila, Pino Coletta, Carmen Crisafulli, Pietro De Salvo, Tanja Di Pietro, Domenico Marchese, Sebastiano Miduri, Lidia Monachino, Felice Ruggeri, Angela Salonia, Alexandra Stralucica. Sempre il 5 agosto, nel pomeriggio, nello spazio antistante il Vittorio Emanuele, gli artisti, effettueranno una performance dal vivo a più mani creando una grande tela sul tema dell’esposizione. L’opera sarà poi collocata all’interno del Vittorio Emanuele insieme alle altre, e in seguito, spostata nella Galleria D’arte Moderna del Palacultura di Messina. La grande tela è stata offerta dall’imprenditore Marco Bellantone.
All’interno della mostra si potranno ammirare opere dal maestro Dimitri Salonia e di altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana. L’evento è organizzato dalla Fondazione Salonia e dall’Associazione Aurora con il patrocinio del Comune di Messina e dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele. L’esposizione, con entrata gratuita, sarà visibile dal 5 al 25 agosto nella sala del pianterreno del Vittorio Emanuele dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.
La mostra approfondirà i segni artistici, religiosi, linguistici e di costume che ogni comunità ha lasciato in Sicilia, evidenziandoli, e cercando di far emergere il loro coinvolgimento nella società siciliana. Si cercherà di utilizzare un ‘linguaggio’ pittorico, che con colori accesi, possa raccontare eventi ed episodi storici significativi. In questo modo, si tenterà di sottolineare le influenze ed i processi che hanno portato alla Sicilia di oggi e, finalmente, mostrare l’intima connessione tra la dimensione culturale e quella dell’agire sociale. Oltre alla battaglia di Lepanto, si descriveranno anche tematiche sempre attuali come le guerre di religione, evidenziando come queste siano state solo momenti storici negativi, seguite da periodi molto lunghi di convivenza e amicizia.
Il ‘viaggio’ storico dell’esposizione, mostrando le civiltà che hanno dominato la Sicilia, creerà percorsi semantici originali e evidenzierà gli elementi culturali tramandati fino ai giorni nostri.