Il 22 febbraio alle ore 20.30, presso il Teatro Comunale di Aiello Calabro, andrà in scena il Gruppo Teatrale Feroletano con la commedia “U Sprattu”, liberamente tratta dal copione di “Lo Sfratto” a firma Italo Schirinzi. Una brillante commedia che si articola come gustosa vicenda sulle disgrazie quotidiane che assillano il popolo, quello che ogni mattina si alza per andare a lavorare e torna a casa senza aver capito come tirare avanti.
La trama racconta di due coniugi che sopravvivono a stento in una catapecchia, situata sul terreno di due signore dabbene che presto però, non esiteranno a sfrattare gli indesiderati inquilini per un nuovo investimento immobiliare. Il terreno infatti, dovrà essere destinato ad accogliere clienti molto più altolocati della coppia di poveracci che attualmente lo occupa. Due mondi a confronto: chi sta bene e chi sta male, ognuno con le proprie ragioni, ognuno con le proprie aspettative. Come sempre, la parte del coltello ce l’ha chi possiede i beni materiali e sembrerebbe esserci poco da fare per i due sfortunati sposi. Tuttavia, l’uomo possiede una risorsa essenziale: la creatività, che si sa, è spesso legata ai vizi, ai peccati, alle manie. Così, sarà lo stratagemma, tipico colpo di scena teatrale, a generare una soluzione possibile, quella che ognuno vorrebbe escogitare per risolvere i problemi della quotidianità.
Il teatro comico ha sempre assolto a questa profonda esigenza sociale – afferma il direttore artistico del Teatro Comunale di Aiello Calabro, Angelica Artemisia Pedatella – ed è per questo motivo che il genere più longevo e più fortunato è quello della commedia. La commedia infatti, tratta della gente umile, delle soluzioni geniali che si ottengono tramite l’ingegno e non tramite il denaro, rappresentando la rivoluzione dei semplici, la vittoria di chi dal punto di vista sociale è visto come un perdente. Il teatro è un campo di studio su cui iniziare un lavoro di divulgazione, non un palcoscenico aristocratico per pochi, come per decenni è stato presentato. La commedia, messa in scena dal Gruppo Teatrale Feroletano, è un’altra di quelle espressioni di promozione della teatralità locale che rappresenta una concreta risorsa per il territorio, e per la longevità del teatro stesso, affidata proprio agli attori, che sono prima di tutto i narratori del loro territorio.
“Il rispetto reciproco e la comunanza di intenti, sono i principi che animano tutte le nostre operazioni culturali. La passione per il teatro nasce quando, ancora ragazzini, facevamo teatro grazie al parroco del paese dove a Pasqua, la narrazione della Passione di Gesù era un appuntamento fisso. Alla fine il gioco adolescenziale ha fatto spazio alla passione per un teatro che ci permette oggi, di raccontare la realtà della nostra terra”. Queste le parole del coordinatore delle iniziative del gruppo teatrale, Giovannino Astorino. Il teatro di Aiello Calabro è nuovamente a porte aperte per il pubblico e per una nuova ed entusiasmante esperienza culturale.