Successo di presenze e di entusiasmo al Teatro Comunale di Aiello Calabro, dove, lo scorso 29 dicembre 2018, è stato dato il via al format “Madre Terra – Foreste in Calabria. Da fabbriche di legname a modelli di comportamento”.
L’incontro organizzato dall’Associazione Culturale Compagnia Teatrale BA17, in collaborazione con la Pro Loco di Aiello Calabro, sotto la direzione di Angelica Artemisia Pedatella e di Valentino Guido, ha segnato l’inizio di un percorso di condivisone del patrimonio culturale e ambientale della nostra Regione. Non dunque una mera iniziativa culturale, ma un concreto impegno finalizzato alla ripiantumazione del bosco di Amantea, uno dei polmoni verdi della Calabria, andato distrutto nell’estate del 2017.
Il nostro scopo – ha dichiarato Angelica Artemisia Pedatella – è proprio quello di sensibilizzare la “gente di Calabria” a fare, partendo dal presupposto che la cultura parte dall’azione e si muove verso l’azione, solo allora è cultura. Non basta parlare ed esporre il problema, l’arte in tutte le sue forme, ha il dovere di offrire soluzioni pratiche. Un progetto dunque, reso possibile grazie alla sinergia con l’Amministrazione Comunale di Aiello Calabro, che con grande prontezza ha sposato l’iniziativa e che già, dalla scorsa estate, ha accolto la campagna di sensibilizzazione e prevenzione degli incendi, permettendo la realizzazione dello spettacolo ad essa ispirato “Ascolta il suono della terra, ascolta il canto degli alberi”.
L’evento, che ha visto protagonisti l’avvocato Francesco Bevilacqua, l’imprenditore Massimiliano Capalbo, il fotografo e attivista sul tema ambientale Valentino Guido, con il supporto artistico e culturale di Ippolita Luzzo, blogger attenta alle iniziative più meritevoli, Mariella Costa, scultrice di tempra internazionale, le danzatrici dell’innovativo corpo di ballo Al Mantiah Ballet guidate dalla coreografa Elvira Tonnara, ha scosso le coscienze, ponendosi come stimolo per un costruttivo lavoro di squadra.
Ed è stato l’avvocato Bevilacqua ad ammonire i paesi dell’interno della Calabria e di tutto il Sud, sulla necessità di riacquistare una consapevolezza topografica, e sul fare rete per superare i fenomeni dello spopolamento e del decadimento delle tradizionali attività agro-silvo-pastorali, che per secoli hanno sostenuto le loro economie, e che oggi invece, ne sono una piaga. È indispensabile conoscere il territorio – ha continuato l’avvocato – le risorse naturali e culturali, e fra queste, le foreste sono uno degli elementi di maggiore importanza. La Calabria è fra le prime quattro regioni più forestate d’Italia, caratterizzata dalla qualità dei boschi e dalla presenza di specie di grande interesse botanico, che vi allignano con esemplari spesso da record quanto a proporzioni ed età.
Tutto questo rappresenta una vera e propria miniera dalla quale non dobbiamo portar via se non il minimo indispensabile, gli interessi, come direbbero i buoni selvicultori, facendo crescere invece, il capitale. Ed in queste miniere dobbiamo fare in modo che viaggiatori consapevoli ed appassionati, guidati da gente del luogo altrettanto innamorata della propria terra, vengano a scoprire l’anima della Calabria.
Grazie ad un perfetto equilibrio di momenti di dialogo, filmati ed interventi artistici, il pubblico intervenuto ha goduto di una vera e propria lezione- spettacolo sul tema, emozionandosi per la bellezza del paesaggio calabrese.