21In occasione della celebrazione dell’80° anniversario dell’inaugurazione della Stele della Madonna della Lettera al Porto (12 agosto 1934 – 2014), domani, martedì 12, alle ore 21, Sua Eccellenza Monsignor, Calogero La Piana, attiverà l’illuminazione artistica della Stele. A seguire in programma il concerto della banda rappresentativa giovanile ANBIMA città di Messina, diretta dai maestri, Tommaso Bellinghieri, Francesco Celona, Alberto Famà, Andrea Grioli, Giovanni La Fauci e Gianluca Sturniolo. L’accensione sarà ripetuta alle ore 22, 23 e 24 sino a venerdì 15, giorno di Ferragosto. In una memorabile serata estiva, il 12 agosto 1934, da Roma il Pontefice del tempo, Papa Pio XI, illuminava la stele della Madonnina del Porto di Messina, voluta dall’arcivescovo di Messina, mons. Angelo Paino, e realizzata dallo scultore messinese, Tore Calabrò. Per la statua, in bronzo dorato, Calabrò trasse modello da quella modellata da Lio Gangeri nel 1902 per il fercolo d’argento, che viene portata in processione il 3 giugno. La statua è stata realizzata dalla ditta Cerri di Milano, cava internamente e impostata su un traliccio ferroso, è costituita da lamine di rame saldate l’una all’altra da una ben visibile chiodatura e da un sistema di perni rivettati. L’insieme della Madonna della Lettera del Porto venne progettata dall’ing. Francesco Barbaro, direttore dell’Ufficio tecnico arcivescovile. La stele fu illuminata per la prima volta con un sistema ad onde radio ultracorte, ideato da Guglielmo Marconi, che permise al Papa Pio XI, di accendere le luci che illuminarono sia la stele, sia l’iscrizione sul muraglione del San Salvatore che l’aureola della Madonna direttamente da Castelgandolfo. Venti anni dopo, il 16 settembre del 1954 fu solennemente incoronata. La stele è a pianta ottagonale e le fondazioni affondano per sette metri sotto il livello del mare e per sette metri dalla superficie delle acque si innalza il basamento su cui poggia la colonna a sezione ottagonale, che ha un diametro decrescente da 5.50 metri nella parte più bassa, a 3 metri nella parte più alta, ed è rivestito di pietra di Trapani fornita dalla ditta Artale. Internamente la stele, alta 35 metri, è praticabile attraverso una scala a chiocciola. In cima poggia un globo di bronzo dorato del diametro di 3 metri e sul globo la statua benedicente della Madonna della Lettera, alta anch’essa 7 metri. Complessivamente un manufatto di 60 metri, poiché i 7 metri di fondazioni e gli ulteriori 7 di basamento rimangono nascosti dalle mura del Forte del San Salvatore. La statua della Madonna della Lettera ha la mano destra protesa nell’atto di benedire Messina e nella mano sinistra la lettera che la Protettrice inviò alla Città nel 42 d.c. tramite S. Paolo e l’Ambasceria. Una frase della lettera “Vos et ipsam civitatem benedicimus” è riportata nel fronte del basamento della stele rivolto alla Città.

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