La musica unisce non solo i popoli, ma talvolta anche generazioni apparentemente antitetiche fra loro. Fra i generi con siffatto compito rientra senza dubbio il rock, che nel caso dell’«Olivarella Rock Festival» ha visto il convergere del pubblico di tutte le età a ballare e divertirsi insieme. Intensamente promosso dal patron Domenico Italiano, titolare del ristorante-pizzeria «Il Gattopardo» in collaborazione col «Bar-pub 131», l’evento, giunto alla quinta edizione, è stato un’importante vetrina sia per i gruppi partecipanti nonché per i solisti e le band ospitate. Avendo il festival come tematica un tributo ai «Led Zeppelin», le band partecipanti, dopo avere reso un omaggio musicale al noto gruppo musicale britannico a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, hanno esibit
o parte del loro repertorio costituito da cover e da brani inediti. Di concertarne le performance si è occupata Yleana Formica, affermata modella e presentatrice, la quale vede nella musica un efficace mezzo per valorizzare i giovani talenti locali in un ambito angusto, quale quello della provincia peloritana, avaro di spazi per liberare il loro estro e passione. Entusiasta per la presenza di un pubblico caloroso, ella ha manifestato soddisfazione per la riuscita della manifestazione, perché ha motivato i partecipanti ad offrire il meglio di sé. Molteplici sono stati gli ospiti ad incominciare dalla «Franz Cutelli’s Band» con pezzi di rock strumentale, per proseguire con Elise, che ha cantato un suo inedito dal titolo «Via dall’odio» incentrato sulla violenza alle donne, e Martina Bertone, che ha eseguito una cover dei Guns n’Roses.
Un momento di vivo coinvolgimento da parte del pubblico giovanile si è registrato allorquando è salito sulla scena il musicista Gabriels, famoso per i suoi capolavori di musica elettronica: la sua esecuzione dal titolo «Prophecy» ha creato un’atmosfera così surreale e delirante da far convergere molti giovani sotto il palco inchinandosi e tendendo le mani verso di lui. Un importante complesso ospite, i «Sikana», ha deliziato gli astanti con quattro pezzi inediti intitolati rispettivamente «Sinusoide», «Sikana», «Ibrido» interpretato con la guest star Xenia Sorano, «Neanche il tempo di pensare»: nato alla fine dello scorso anno, il gruppo è composto da artisti provenienti da differenti esperienze, ma animati dall’intento di descrivere la Sicilia nei suoi stereotipi e contraddizioni e testimoniare il forte legame nei suoi confronti. Ne nasce una musica contrassegnata da energia e sentimento elaborando un rock siculo celebrante in prevalenza la donna della grande isola mediterranea con i suoi pregi e difetti. Al termine della gara dalla giuria sono stati emessi i seguenti verdetti: il trofeo «Migliore Cantante» è stato assegnato a Giovanni La Rocca, «Miglior Musicista» a Federico Maio. La targa «Miglior brano inedito» ai «Calumet», che hanno cantato «Insomnia»; per la «Miglior Cover» sono stati premiati gli «Esatrio», mentre il premio speciale «Animale da Palcoscenico» è stato attribuito a Valerio Aiello. Col trofeo «Olivarella Rock Festival» si sono aggiudicati la quinta edizione gli «Esatrio», un complesso messinese formato da tre giovani (Sergio Silipigni, Antonio Scimone, Emanuel Raffa), che dopo la premiazione ha espresso la propria contentezza, frutto di un intenso impegno preparatorio. Costituitisi due anni fa, gli «Esatrio» non suonano soltanto rock classico, ma anche quello sinfonico ed il blues; fra qualche anno pubblicheranno un album inedito, al quale attualmente stanno lavorando nei testi e nel ritmo. Tutte le immagini della serata sono state scattate dal fotografo Mimmo D’Arrigo, che le ha poste nel sito www.fotomimmodarrigo.it per la pubblica visione.
Foti Rodrigo