Il comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), generale di corpo d’armata Marco Bertolini, ha concluso oggi pomeriggio la visita di due giorni al contingente militare italiano di stanza nella regione ovest dell’Afghanistan.
Accolto ieri al suo arrivo ad Herat dal generale Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West (RC-W), il comando multinazionale a guida italiana che opera nella regione occidentale del Paese, il generale Bertolini si è trasferito presso la Forward Operating Base (Fob) “Dimonios” di Farah ove è dislocata la Transition Support Unit – South (TSU-S), su base 6° reggimento bersaglieri di Trapani. Dopo essere stato rapidamente aggiornato sulla situazione operativa e aver salutato il personale presente, il comandante del COI si è recato successivamente presso la FOB “Tobruk” di Bala Boluk, sede del distaccamento della TSU-S che ha l’importante compito, tra gli altri, di supportare le forze di sicurezza afghane per garantire la percorribilità della “route 517”, l’importante asse stradale che collega Bala Boluk con Farah.
Nel pomeriggio, l’alto ufficiale italiano si è quindi recato presso la FOB “La Marmora” di Shindand ove ha potuto incontrare il personale della Transition Support Unit – Center (TSU-C), a guida 183° reggimento paracadutisti ‘Nembo’ di Pistoia.
Il secondo giorno, dopo il suo rientro ad Herat e prima di ritornare in Italia, il generale Bertolini ha parlato ai militari del contingente italiano schierati sul piazzale di Camp Arena, sede di RC-W. Soddisfatto dei risultati raggiunti dall’inizio della presenza italiana in Afghanistan, il generale ha espresso parole di plauso “perché con i fatti e non con le parole si è dimostrato di aver contribuito a far ricrescere l’Afghanistan, lavorando a fianco di un popolo che ha ancora bisogno di voi”.