Ieri, personale del Commissariato P.S. di Adrano, a seguito di un’attenta e prolungata attività di indagine, ha proceduto a deferire alla competente A.G. un intermediario assicurativo operante nel territorio di Adrano per frode nei confronti di clienti (e relative compagnie di assicurazione), i quali circolavano con le proprie autovetture, ignari del fatto di essere sprovvisti della prevista R.C. Auto.
In particolare, detto “intermediario”, in diverse occasioni, pur avendo ricevuto il regolare pagamento, spesso in contanti, a saldo della copertura assicurativa, rilasciava solamente un attestato provvisorio, dalla validità limitata, rinviando indefinitamente la consegna del regolare contrassegno e relativo certificato. Se in talune occasioni, a fronte delle lamentele dei clienti, lo stesso, ma solo dopo diversi mesi, procedeva a regolarizzarne la posizione, in altri casi utilizzava soluzioni di ripiego quali tagliandi provvisori privi di validità o certificazioni contraffatte.
Altra modalità truffaldina utilizzata consisteva nella stipula di “polizze on line” per le quali, a fronte del puntuale pagamento, non veniva rilasciata la regolare documentazione assicurativa.
È doveroso ricordare agli utenti che le compagnie di assicurazioni “on line” non prevedono né agenti, né altra forma di mediazione; inoltre, qualora emergessero incongruenze tra il soggetto pagante e l’utente assicurato, le stesse hanno facoltà di bloccare il contratto e restituire il premio versato.
Tra le forme di contraffazione adottate dall’indagato, vi era altresì l’utilizzo di certificati assicurativi in bianco di cui aveva la disponibilità grazie a forme di intermediazione con modalità di “subagenzia”, sui quali venivano stampati gli estremi della polizza di fatto inesistente.
Il Commissariato ha proceduto ad acquisire l’intero elenco del “portafoglio clienti” dell’indagato, controllando tutti i soggetti e verificandone la validità della posizione assicurativa, spesso procedendo altresì ad acquisire le relative testimonianze, onde acclarare la buona fede dei truffati ed avere assoluta contezza della frode posta in essere, notiziando di conseguenza le vittime della truffa e le relative compagnie di assicurazione della prevista facoltà di proporre querela, circostanza, quest’ultima, puntualmente verificatasi per i soggetti privati.