Nel corso della seduta della Giunta municipale di ieri sera, è stato deliberato l’atto di implementazione dell’Avvocatura comunale, proposto dall’assessore al contenzioso, Nino Mantineo. Il provvedimento prevede di avvalersi dell’Avvocatura comunale, in conformità a quanto previsto dall’art. 16 del vigente regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, in via generale e di regola, per la rappresentanza, il patrocinio e l’assistenza in giudizio del Comune, nonché per la consulenza legale per tutti gli affari di interesse del Comune e a tal fine, considerato che all’Avvocatura comunale operano, già da tempo, cinque dipendenti avvocati regolarmente iscritti all’Albo tenuto presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Messina e che la dotazione organica dell’Ente ne assegna dieci all’Avvocatura, è stato disposto di adottare gli atti per la copertura dei posti vacanti mediante apposito avviso finalizzato all’individuazione del personale dipendente a tempo indeterminato, già inquadrato in categoria D-D3, ex 8^ qualifica funzionale attraverso il mutamento del profilo professionale dei dipendenti interessati, che devono avere i requisiti minimi della laurea in Giurisprudenza, dell’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato e dell’inquadramento giuridico nella categoria D-D3. A seguito di quanto osservato dall’assessore al contenzioso, Nino Mantineo, che già nella riunione del 30 settembre 2013 col Collegio di Difesa aveva manifestato perplessità in ordine alla stessa ragion d’essere del medesimo collegio e che aveva individuato con atto di indirizzo del 5 febbraio 2014 il percorso di riordino dell’Avvocatura comunale, nonché dell’albo degli avvocati di fiducia dell’albo medesimo, l’esecutivo ha disposto l’abolizione del Collegio di Difesa e la redazione di un nuovo regolamento disciplinante i criteri, la procedura ed i compensi per l’eventuale conferimento ad avvocati esterni di incarichi di assistenza, rappresentanza e difesa in giudizio del Comune di Messina e di consulenza legale e prevedente, altresì, la revoca e/o l’abrogazione di ogni altro provvedimento o norma regolamentare comunale incompatibile con il nuovo regolamento e con le disposizioni in esso contenute, ancorché non espressamente indicati, da sottoporre all’approvazione della Giunta municipale. E’ stata inoltre esitata la revisione dell’Albo dei legali di fiducia esterni previa emanazione di un nuovo bando/avviso pubblico entro il prossimo 30 luglio, che preveda la formazione dell’Albo distinto per sezioni: Amministrativo; Lavoro; Civile; Penale; Tributario; Societario e Ambientale. La domanda può essere rivolta per l’iscrizione al massimo in tre sezioni. Il provvedimento è immediatamente esecutivo dal momento che il precedente elenco degli avvocati esterni al quale attingere per la rappresentanza, assistenza e difesa in giudizio, non risulta aggiornato; costituisce mero atto di indirizzo e sarà pubblicato sul sito web istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente”, in conformità a quanto previsto dall’art. 15 del D. Lgs. N. 33/2013. “Con le disposizioni adottate dalla Giunta – dichiara l’assessore Mantineo – si tende a razionalizzare le spese legali, primo passo di un contenimento della spesa, che ha trovato nel contenzioso un elemento costituente la voragine finanziaria in cui il Comune è sprofondato. Il passo successivo sarà quello di ridurre i costi, costituendo un fondo che dirimi le controversie derivanti da colpe o responsabilità del Comune su incidenti stradali, che hanno contribuito ad un debito incontrollato dell’Ente. L’atto con il quale si è disposto il riordino dell’Avvocatura comunale e l’istituzione di un albo dei legali distinto per sezioni si muove nell’ambito delle competenze attribuite alla Giunta, ai sensi dell’art. 16 del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. In questo senso l’iniziativa, con la quale si vorrebbe introdurre un regolamento specifico relativo all’Avvocatura e al contenzioso, appare non funzionale ad un rapido e necessario riordino, che è finalizzato a rendere trasparente le procedure di assegnazione fondate sulle competenze ricavabili dalle diverse sezioni e, per quanto attiene l’Albo, ci auguriamo che possa permettere a molti giovani professionisti di offrire il loro contributo teso a garantire i diritti dell’Amministrazione e che i sette settori specialistici permettano al Comune di servirsi in modo chiaro di competenze che ormai tendono ad essere specifiche anche nell’ambito delle professioni legali. Si vuole inoltre ribadire che già dal nostro insediamento – conclude l’assessore Mantineo – è stata adottata la scelta politica di avvalersi principalmente degli avvocati interni e di ricorrere agli esterni iscritti all’Albo o componenti del Collegio di Difesa solo secondo quel criterio di continuità professionale che costituisce una prassi a garanzia dell’esercizio dell’attività e delle parti che hanno adito le vie legali. Pur apprezzando, che sullo stesso tema da parte di consiglieri comunali sia stata avviata una riflessione con lo scopo di modificare l’impianto del dipartimento avvocatura, si può ritenere che vada nella stessa direzione il provvedimento adottato dalla Giunta con elementi sostanziali di modifica quali quello dell’avvocatura interna, che non erano stati precedentemente considerati”.