No alla chiusura dell’istituto scolastico. Si è svolta presso i nuovi locali dell’associazione “Il castello” di Monasterace la manifestazione a sostegno dell’Itc di Monasterace che con solo due classi rischia di chiudere i battenti. Presente al’incontro dibattito l’assessore provinciale all’istruzione Ercole Nucera insieme al sindaco di MonasteraceMaria Carmela Lanzetta ,al sindaco di Bivongi Ernesto Riggio e al vicesindaco di Stilo Maria Tropeano insieme all’assessore ai lavori pubblici di Monasterace Pasquale Genovese. L’incontro dibattito è cominciato con l’intervento del padrone di casa Cosimo Origlia presidente del’associazione il Castello. Origlia dopo aver salutato i partecipanti all’incontro ha cominciato a relazionare sulla problematica dell’Itc che lui insieme al presidente Aical Adriano Scrivo ha voluto portare all’attenzione. Problemi che come precisato da Origlia sono già conosciuti e sono stati già affrontati in passato. Origlia ci tiene a parlare dell’obbiettivo del’incontro: “Il nostro obbiettivo consiste nel concentrare la discussione sulla formulazione di proposte che tentino di migliorare l’attuale situazione dell’istituto. In tal modo sarà possibile analizzare la questione sotto diversi profili che coincidono con i diversi punti di vista dei partecipanti, in modo da poter avere una visione completa sia dal punto di vista politico che dal punto di vista didattico. Ricordo che il problema si ripercuote negativamente sulla struttura socio economia del nostro comprensorio”. Ha perso la parola il sindaco Lanzetta che dopo essersi complimentato con “Il castello” per quanto fatto in questi anni nell’organizzazione di manifestazioni ha poi spaziato parlando dell’importanza dell’associazionismo e di creare un fronte comune nei centri della Vallata dello Stilaro. Fronte comune che come ha precisato il primo cittadino potrebbe servire nel reperire volontari per la caserma dei vigili del fuoco di Monasterace il cui corso di preparazione verrà seguito dal ministero dell’interno. Lanzetta ha ribadito l’importanza del tenere aperta la ragioneria che come dice il sindaco ”ha formato tanti studenti che poi si sono laureati nelle migliori università d’Italia” e ricordato anche come nel 2004 Monasterace ha già dovuto fronteggiare alla chiusura della caserma della Guardia di Finanza che era nel paese ionico da cent’anni. Ha preso quindi la parola il presidente Aical, nonché presidente del consiglio d’Istituto del comprensivo di Monasterace Adriano Scrivo. Quest’ultimo ha ricordato l’importanza di una scuola di indirizzo superiore per la comunità della Vallata dello Stilaro anche vista la posizione geografica di questo. Scrivo ha anche sottolineato come occorra una revisione di indirizzo scolastico dell’Itc di Monasterace che consentirebbe una scuola più selettiva e magari docenti ancora più motivati e preparati. Scrivo ha chiuso dicendo: “E’ volontà comune, e questa assemblea lo dimostra, di collaborare per quanto ci verrà richiesto con il lavoro degli enti e della scuola a far progredire l’unico plesso scolastico di scuola media superiore del nostro comprensorio”. A questo punto ha preso la parola Marianna Muscolo, in rappresentanza della biblioteca comunale che ha aperto un dibattito che ha visto gli interventi in ordine del sindaco di Bivongi Ernesto Riggio, del vicesindaco di Stilo Maria Tropeano, quello appassionato della professoressa Filomena Ursino, coordinatrice Itc e della docente Giuseppina Callipari, vice presidente del comprensivo di Monasterace oltre che del presidente della Pro loco Francesca Diano. Prima del rinfresco finale ha chiuso gli interventi l’assessore Ercole Nucera che ha proposto una riunione alla presenza di tutti i dirigenti scolastici della Locride. Nucera ha anche sottolineato il problema dell’istruzione del nostro Paese dicendo: “Non mi sorprende che quest’incontro sia stato promosso dal gruppo della Protezione Civile, anche perché, consentitemi la battuta, numeri alla mano la scuola italiana è in emergenza nazionale ed è agli ultimi posti. La situazione peggiorerà nei prossimi anni con la chiusura dei diversi plessi scolastici. Si parla tanto di tagli, ma considerando le spese di viaggio e trasporti da sostenere, si guadagna di più amantenere le scuole e non a perderle.
Il Quotidiano del 10 gennaio 2010