guiid petrellaSi è conclusa alla grande come forse pochi avrebbero potuto solo sperare, la prima edizione di A Jazzy Christmas, appendice invernale del blasonato festival Rumori Mediterranei, con trenta concerti in cinque giorni, fra la sede centrale di Roccella Jonica ed il suo comprensorio. Nonostante le risapute difficoltà dovute agli intoppi burocratici che avevano seriamente minacciato persino il regolare svolgimento estivo, la manifestazione ha fatto registrare un grado unanime di consensi ed una massiccia partecipazione del pubblico, al punto da avanzare credibilmente la possibilità di una sua calendarizzazione regolare anche durante l’inverno.

rava“Il pubblico e gli artisti ci hanno premiato- ribadisce Vincenzo Staiano che con Paola Pinchera ne ha curato la direzione artistica – “con una partecipazione crescente e diffusa. A questo punto ed a prescindere dall’edizione estiva del prossimo agosto, su cui già stiamo lavorando per individuare artisti e commissionare produzioni originali, potremmo sdoppiare i programmi per crescere in maniera ulteriore ed a vantaggio di tutti. Abbiamo dato la possibilità a tanti artisti giovani, destinati ad essere le prossime stelle del firmamento jazzistico internazionale, di salire sui nostri palchi per farsi conoscere ed apprezzare con risultati straordinari. Penso all’incontro avvenuto proprio qui a Roccella fra Emanuele Parrini e Luca Aquino, o alla scoperta di Pasquale Mirra nel sensazionale duetto con Hamid Drake, alle grandi conferme di Alessandro Lanzoni ed Enrico Zanisi, oppure al talento dei giovani e raffinatissimi musicisti calabresi Tramontana e Garritano, ormai prossimi alla loro definitiva consacrazione.” A lui fa eco la Pinchera: “C’è stata-ribadisce- una grande armonia non solo sul palco, fra i musicisti che abbiamo invitato, il pubblico e noi stessi. Visi sorridenti, entusiasmo e calore nell’esserci qui e adesso, a conferma di un interesse reale nel sostenere e scrivere ancora delle pagine vibranti, come ad esempio è stato per merito del quartetto di Trovesi con la Folìa che ha omaggiato anche George Russell, di uno dei festival più longevi e di tradizione come appunto deve unanimemente essere riconosciuto il nostro Rumori Mediterranei.” Nell’ultima giornata conferme e stimoli sono arrivati dall’ispiratissimo piano solo di Lanzoni fra improvvisazioni e standards scelti con cura e sensibilità, nel tellurico duetto fra Giovanni Guidi e Gianluca Petrella, amici da una vita, la cui felice connubio artistico si regge su un’evidente sintonia umana. L’estetica del fenomenale trombonista pugliese ha subito un’evoluzione nel tempo; oggi le sue note lunghe e acute, l’uso del vibrato e il senso melodico riescono a raggiungere un lirismo probabilmente mai sfiorato in precedenza.

drake mirra Questi momenti di distensione non escludono ovviamente le tipiche ripartenze di Petrella, le cui coordinate sono frastagliate e cangianti. Appunto per questo funziona a meraviglia il suo interplay con Guidi, che racchiude nel suo stile aspetti quasi opposti, poggiati su un intimismo quasi distillato e di estroversione repentina, capace di coniugare fasi intime e pregne di atmosfera ad altre di aggrovigliata tensione. Scintille anche con il nuovo quartetto di Enrico Rava, che oltre ad elogiare il sound perfetto dell’auditorium comunale di Roccella Jonica sembra ormai vivere una seconda primavera jazzistica grazie ai giovani compagni di viaggio che adesso ne assecondano l’estro. Forse mai come adesso Rava è in possesso di una sonorità piena ed avvolgente, che meraviglia e conquista anche grazie agli input che arrivano da un trio di giovani destinato a lasciare il segno. Francesco Diodati è un chitarrista originalissimo e pieno di idee, Gabriele Evangelista un contrabbassista dal fraseggio mobilissimo e solido, Enrico Morello un batterista di mentalità aperta e perfetto nel chiudere una ritmica in grado di fornire stimoli continui al leader, che riconosce in questi giovani dei musicisti perfetti nello sviluppare le sue nuove frontiere. Il cuore di Rumori Mediterranei Roccella Jazz pulsa più che mai; adesso tocca alle istituzioni (Regione Calabria in primis), ed agli sponsor privati (qualcosa di importante si è mosso, proprio in questo Jazzy Christmas), il compito di non fiaccarlo di nuovo.

 

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